Regionali Calabria, altro rinvio? Dal Viminale già pronto un piano B

A due settimane esatte dalla scadenza per la presentazione delle liste, centrodestra e centrosinistra non hanno ancora comunicato alcunchè

Rom, Der Palazzo Del Viminale

Povera Calabria, poveri calabresi.

Ancora una volta, molto probabilmente, il voto delle regionali verrà rinviato, per la terza volta. La data dell’11 aprile traballa sempre di più col passare delle ore e con le sempre più insistenti indiscrezioni che giungono dal Viminale. E le elezioni subiranno, con ogni probabilità, ancora uno slittamento poichè l’emergenza Covid mette a serio rischio il voto delle regionali in Calabria.

REGIONALI CALABRIA, SCONTATO IL TERZO RINVIO ARRIVA IL PIANO B

A Roma c’è già un piano B ma è necessario prima avere l’ok da parte di tutte le forze politiche. Alcune sembrerebbero d’accordo, come il centrodestra che ancora non ha comunicato il proprio candidato alla presidenza. Altre invece, come il movimento di Carlo Tansi che corre al fianco di De Magistris, punta al voto dell’11 aprile, pur consapevole che quasi certamente quella data salterà.

Qualora si dovesse scegliere per il rinvio, sarà un tutt’uno attraverso un accorpamento delle regionali alle amministrative delle grandi città, così come successo nel 2020 quando si unirono alle regionali in Campania e Puglia le comunali di Reggio Calabria e Crotone.

Tra i partiti e tra le varie forze politiche c’è adesso grande attesa e tutto dipenderà dai numeri dei contagi dei prossimi giorni che tracceranno la curva epidemiologica del virus.

L’11 MARZO LA PRIMA IMPORTANTE SCADENZA

Nel frattempo incombe la data di scadenza delle presentazioni delle liste fissata per il 10 marzo. Un elemento preoccupante se si pensa che a due settimane esatte dalla presentazione delle liste ancora né il centrodestra, né il centrosinistra non hanno comunicato alcunchè in ordine ai propri candidati.

Un possibile rinvio tuttavia potrebbe determinare e avere effetti interessanti per quanto riguarda i vari schieramenti, ancora non del tutto chiari rispetto alla strada da intraprendere.

Insomma, tutto ancora rimane in bilico.

La Calabria rimane a guardare, inerme, le mosse del Viminale, presto il Consiglio dei Ministri prenderà una decisione.

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