Emergenza coronavirus, per gli Enti locali stop ai mutui per dodici mesi

Accordo tra Abi, Anci e Upi: sospesa la quota capitale dei finanziamenti in scadenza nell’anno in corso

Gli Enti locali possono respirare. Comuni e Province potranno chiedere la sospensione per un anno della quota capitale delle rate dei finanziamenti che scadono nel corso del 2020. L’accordo è stato sottoscritto da Abi (Associazione bancaria italiana), Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) e Upi (Unione Province italiane) proprio ieri (6 aprile). Dunque, in questo modo i Comuni e le Province potranno disporre di maggiore liquidità per affrontare uno dei periodi più bui della storia della Repubblica.

L’accordo prevede , tra l’altro:
– la possibile sospensione del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui in essere in scadenza nel 2020, per un periodo di sospensione di 12 mesi;
– che non siano modificate le condizioni economiche previste contrattualmente (il tasso di interesse al quale viene realizzata l’operazione di sospensione è quello originariamente previsto nel contratto e le banche aderenti non applicheranno alcuna commissione all’operazione di sospensione);
– che gli interessi maturati nel periodo di sospensione siano corrisposti alla banca alle scadenze contrattualmente previste;
– che al termine del periodo di sospensione, la banca estenda la durata del piano di ammortamento originario di 12 (dodici) mesi.

L’Accordo si applica ai Comuni, alle Province e agli altri enti locali che intendono aderire: città metropolitane, comunità montane, unioni di comuni e consorzi fra enti locali.
Nell’Accordo è previsto che le banche possano applicare misure di maggior favore per gli enti locali rispetto a quelle previste nell’Accordo stesso.

Gli Enti al momento della presentazione della domanda, non devono essere sottoposti a procedure di scioglimento conseguenti a fenomeni di infiltrazione o di condizionamento di tipo mafioso; E non possono accedere alla sospensione gli Enti morosi oppure in dissesto.