Reggio, l’epigrafe della discordia torna a Palazzo Crupi: nuova collocazione
Dopo le polemiche dei mesi scorsi, l’epigrafe dedicata a Pasquino Crupi è stata reinstallata a Palazzo Crupi in una nuova collocazione
26 Maggio 2025 - 16:11 | Redazione

Dopo mesi di polemiche e botta e risposta pubblici, l’epigrafe in pietra dedicata al meridionalista Pasquino Crupi è tornata al suo posto, seppur in una nuova collocazione, all’interno di Palazzo della Cultura a Reggio Calabria.
La lastra commemorativa, rimossa a inizio anno per fare spazio alla mostra nazionale “SalvArti” organizzata dalla Città Metropolitana con il Ministero dell’Interno, il Ministero della Cultura e il Comune di Milano, è stata ricollocata nei giorni scorsi, come promesso dalle istituzioni locali.
A confermare fin da subito l’intenzione di ripristinarla, era stato il consigliere metropolitano delegato alla Cultura, Filippo Quartuccio, che in una nota ufficiale aveva rassicurato che “terminata l’esposizione a Reggio Calabria, sarà ripristinato lo stato dei luoghi e la lapide in pietra di Lazzaro, ormai acquisita tra i beni dell’Ente, troverà una nuova collocazione, individuata insieme alla Soprintendenza”.
E così è stato. La pietra commemorativa — la cui rimozione aveva acceso la reazione durissima dell’ex assessore alla Cultura della Provincia Eduardo Lamberti Castronuovo, promotore dell’installazione originaria nel 2016 — è stata oggi posizionata su supporto mobile all’interno del Palazzo, in un’area visibile e fruibile al pubblico.
La scelta della nuova collocazione, tuttavia, non è stata casuale. La Soprintendenza ha infatti posto alcune riserve sulla possibilità di rimettere l’epigrafe nella posizione originaria, in cima alla scalinata centrale dell’edificio.
Per questo motivo, in accordo con gli uffici tecnici e in attesa di ulteriori valutazioni, si è optato per una sistemazione differente e amovibile, che in futuro potrà essere rivista e definita con maggiore stabilità.
L’epigrafe, realizzata in pietra di Lazzaro e recante i nomi di Pasquino Crupi, Lamberti Castronuovo e dell’allora presidente della Provincia Giuseppe Raffa, era stata installata a celebrazione del recupero dell’ex Brefotrofio trasformato in sede culturale, e rappresentava — come più volte ricordato dagli ideatori — un simbolo della rinascita del Palazzo attraverso legalità, cultura e valorizzazione dei beni confiscati.
Il caso, scoppiato con la rimozione della lastra e sfociato in un vivace dibattito istituzionale e mediatico, sembra ora trovare una soluzione. La lastra è tornata visibile, anche se non nel punto originario, e l’intitolazione del Palazzo a Pasquino Crupi torna visibile all’interno dell’edificio.