Fai e Cisl presentano un nuovo progetto di sviluppo per il territorio
Le due segreterie Sindacali, hanno presentato una vera strategia, per un’articolata ipotesi di sviluppo
27 Aprile 2019 - 09:24 | Comunicato

Giorno 26 aprile 2019, nell’aula consiliare del Comune di Bagnara Calabra, la Fai, Cisl e la Cisl di Reggio Calabria, si sono confrontate con le diverse forze politiche presenti nell’intera area della città Metropolitana.
Le due segreterie Sindacali, hanno presentato una vera strategia, per un’articolata ipotesi di sviluppo, riguardante l’entroterra collinare e montano, denominata “progettazione al centro – “progetto di animazione e promozione di un’oasi, collinare e montana della biodiversità, dell’accoglienza e del benessereambientale, umano e animale.
L’intero impianto progettuale, se supportato, si prefigge di rispondere all’esigenza di assumere maggiore consapevolezzasull’importanza di risanare e salvaguardare, in tutte le sue forme, la ruralità e l’intero nostro entroterra.
Una collina che degrada in un tempo che perde il contatto con la terra e i benefici di avere un’ampia oasi di biodiversità in armoniacon il contesto locale.
Una collina che deve poter rivivere e pensare alla possibilità di arrestare il continuo spopolamento, mediante progetti idonei e iniziative diffuse, destinati a creare opinione e sinergia creativa tra igiovani per fare ricerca e avviare possibili attività produttive in pienasintonia con il delicato equilibrio ambientale.
È per tentare di dare risposte a queste esigenze che abbiamoelaborato questo piano strategico di sviluppo, adatto a questi luoghi, dal paesaggio splendido e senza pari.
Una strategia che mette insieme diversi progetti integrati da realizzare con il protagonismo principale dei giovani, organizzati in cooperazione e relative forme di consorzi o gruppi di costantecollaborazione di scopo.
Una strategia per favorire il ricambio generazionale nel settore e alleprese con l’enorme esodo a seguito dei copiosi pensionamenti raulicoforestale, e blocco delle assunzioni, ormai datato 1983.
Una strategia per creare una grande oasi della biodiversità con la funzione di animare una via concreta legata alla salute e al benessereper coloro i quali intendono vivere questi luoghi, attraverso la permanenza nei paesini, borghi e case contadine ristrutturate, in unostile pensato per accogliere, con tuttii confort, approfittando di quest’annunciata fiscalità di vantaggio, i pensionati delle aree de nord Italia, nord Europa e del mondo.
C’è l’idea di sviluppare tutte quelle attività possibili, tipiche di questo Appennino Aspromontano, riportate in maniera dettagliatanel piano di rilancio e strategia progettuale che presenteremo. Circa cento giovani, con meno di trentacinque anni, presenti in tutta l’areaconsiderata, devono animare l’intero impianto strategico di sviluppodell’entroterra con una progettazione compatibile con i luoghi e rispettosa dell’ambiente senza veleni e rivolta ad aumentare ilbenessere ambientale, umano, animale.
Devono creare dei veri luoghi della salute e del benessere, medianteuna produzione autoctona, fatta di semi antichi e orti naturali, turismo rurale, culturale, religioso sostenibile e riprendendoquell’artigianato agropastorale in via di estinzione che sappia tornarealla lavorazione del legno, della ginestra, del ferro battuto, dell’argilla, nonché di tutti quei metodi antichi di lavorazione e conservazione dei prodotti agricoli e della pastorizia, ancora presentie utili per dare un senso unico e compiuto ad una via enogastronomica di riconosciuta qualità.
Un’oasi della biodiversità, guidata dai giovani, fatta di cose concrete, che parta dall’allevamento organizzato delle api, come veresentinelle sulla salubrità ambientale e al contempo aiuti il rilancioeconomico, superando lo spopolamento attuale, vero dramma per queste nostre comunità .