Felicità dove sei: la mostra fotografica organizzata dalla Fondazione Benedetta è la Vita


di Federica Geria – La fondazione Benedetta è la vita Onlus “nasce nel Febbraio 2013 su iniziativa dei familiari e degli amici di Benedetta Nieddu Del Rio, per ricordarne lo straordinario esempio di vita e tradurne in iniziative concrete lo spirito e la voglia di vivere che la malattia e le difficoltà non sono mai riuscite a scalfire”.

La fondazione, che promuove la ricerca di nuove terapie per la cura di malattie onco-ematologiche, compie oggi un anno e festeggia la data all’E’ hotel attraverso l’incontro “Un anno insieme…” , allo scopo di ripercorrere in compagnia di amici e sostenitori le iniziative dell’ultimo anno e procedere alla consegna della 3° Borsa di studio “Benedetta Nieddu del Rio“, destinata a giovani ricercatori impegnati nello studio delle malattie onco-ematologiche pediatriche.

“Dopo un anno di lavoro siamo soddisfatti: abbiamo dato la borsa di studio per il 2015 e per la solidarietà sociale abbiamo realizzato questo progetto con il sostegno di Banca Carime. Sono dei risultati importanti che ti consentono di realizzare ciò che si promette, e questo non è poco. Mi piace che chi ci sostiene, poco o molto, sappia che cosa si fa con i suoi contributi. Continuiamo anche a sostenere il programma del San Gerardo con l’Università di Stanford. I progetti di ricerca si sviluppano sempre su più anni ovviamente, hanno avuto dei risultati incoraggianti che verranno anche pubblicati a breve su una rivista internazionale del settore ematologico, e nel campo scientifico questo è il massimo risultato” spiega, Carmela, madre di Benedetta.

Durante la ricorrenza viene anche presentato l’evento fotografico che la Fondazione ha organizzato in collaborazione con la galleria Technè Contemporary Art. Una rassegna fotografica che si svolgerà dal 16 al 21 marzo presso la sede della galleria a Reggio Calabria, in via dei Correttori 6, che vede la partecipazione di grandi nomi della fotografia, nazionale e non: Mustafa Sabbagh,Vittorio Gui, Luigi Spina, Ninni Donato, Gerald Bruneau professionisti del settore che hanno aderito con entusiasmo al progetto, offrendo i loro scatti d’autore.

Felicità dove sei..”: è questo l’argomento scelto per la mostra fotografica, un tema fortemente interpretativo, semplice ma profondo, chiaro ma mai scontato, che lascia libero spazio agli artisti.

Carmela racconta di come nasce l’idea di questo particolare evento:

“Era un desiderio che avevo da tanto, ma non ero mai riuscita a realizzare. Casualmente ho incontrato Angela Pellicanò: è nato un feeling…io avevo già questo progetto in mente, gliel’ho illustrato, le ho anche proposto il tema e lei di pancia mi ha detto si! Ovviamente i contatti con gli artisti di livello li aveva lei.”

Una galleria ricca di scatti professionali: Vittorio Gui sceglie un fiore bianco strappato dall’insieme di colori, su uno sfondo nero, come allegoria di felicità; Ninni Donato immortala invece una giovane ragazzina, immersa in scenario melodrammatico di una casa antica, condannando così il mito della contemporaneità; l’artista Mustafa Sabbagh si appropria dell’ “estetica mitologica” e colpisce con degli scatti noir, total black, fortemente d’impatto, in cui egli stesso si sdoppia divenendo non solo produttore di immagini ma sostituendosi al soggetto stesso; Gerald Bruneau si basa su una fotografia più romantica, cogliendo la felicità in piccoli attimi; infine Luigi Spina che propone delle fotografie paesaggistiche in black & white, declinando la bellezza e la felicità, in contemplazione.

Un percorso fotografico dunque fortemente culturale, che culmina nell’emozionante e toccante “stanza di Benedetta” uno spazio nel quale sono esposte foto scattate da non professionisti, conoscenti ed amici, che interpretano il tema “Felicità dove sei”. Sulle pareti una serie di opere senza alcuna firma, una stanza senza protagonisti dunque, in cui sono le foto stesse a parlare, a raccontare e a trasmettere sensazioni.

“Avevo anche il desiderio di realizzare questo spazio espositivo, più personale e soprattutto più coinvolgente.” – continua Carmela – “La mostra è sicuramente un momento bello e di alto livello, ma rimane qualcosa di più formale, più tecnico. Questo è un momento nel quale tutti noi ci possiamo esprimere e confrontare su un tema anche così difficile e spesso trascurato. Voglio dare comunque un segno di positività: per me si parte da qui…innanzitutto dalla nostra realtà interiore e il resto viene dopo.”

Nella piccola ma profonda “stanza di Benedetta” si percepiscono tantissime emozioni, a volte contrastanti tra loro, gioia, dolore, speranza, voglia di non arrendersi. Un dolce spazio espositivo che trasmette al pubblico quello che Benedetta “con leggerezza e semplicità ha saputo indicare a noi tutti che l’abbiamo conosciuta ed amata: fiducia, coraggio, energia, attenzione agli altri”.

“Questa stanza è bellissima, è un lago di felicità, entri e respiri positività: bianco, luce, energia, voglia di vivere” conclude Carmela, con la forza d’animo di una donna che non smette di credere nel potere della speranza.

“Anche se la felicità ti dimentica un po’, tu non dimenticarla mai del tutto. No, noi non vogliamo dimenticarla ma condividerla con voi assieme e Benedetta, i cui occhi continuano a parlarci, e al suo amore per la vita. Con un sorriso, perché se sorridi alla vita la vita ti sorride. Per scoprire, infine, che la felicità è dentro di noi: basta cercarla.” (Tonino Nocera)

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Photo Gallery CityNow: Beatrice Manglaviti

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