Pasqua a Oppido, il sindaco Barillaro: 'Anarchia assoluta e trend di contagi in crescita'

Il sindaco del Comune in provincia di Reggio Calabria denuncia l'imprudenza dei cittadini in particolar modo nei giorni delle festività pasquali

Tutta la Calabria è zona rossa, ma la situazione di Oppido Mamertina, non sembra migliore. Il Comune in provincia di Reggio Calabria era passato nella più alta fascia di rischio pochi giorni prima dell’annuncio da parte del Ministro Speranza relativo a tutto il territorio regionale. Con il passare dei giorni, però, la situazione del focolaio presente in città, che ha richiesto anche un’attività straordinaria di screening, non sembra essersi placata. A segnalarlo è stato il sindaco, in una lettera indirizzata ai propri concittadini, in seguito alle festività pasquali.

La lettera del sindaco di Oppido ai cittadini

All’indomani della Pasqua, il sindaco Bruno Barillaro ha pubblicato sulla pagina Facebook del Comune che amministra una lunga lettera.

“Da quando è iniziata la pandemia che ha sconvolto le nostre vite invito tutti, come un mantra, a rispettare i precetti normativi atti a contenere la diffusione del virus, primo fra tutti il distanziamento fisico, quindi il divieto di assembramento.

Capisco che le restrizioni si protraggono ormai da tanto tempo e stanno snervando tutti e sotto tutti i punti di vista, ma questo non può giustificare atteggiamenti assolutamente irresponsabili che hanno causato l’aumento dei contagi in modo esponenziale e portato alla istituzione della zona rossa in tutto il territorio comunale prima ancora dell’intera Regione.

Assembramenti nelle abitazioni private di interi nuclei familiari per festeggiare compleanni, onomastici e ricorrenze varie; torme di ragazzi che gomito a gomito continuano a stazionare sulle panchine delle piazze e/o andare in giro per le vie cittadine, soprattutto lungo il Corso Vittorio Emanuele e il Corso Luigi Razza, tanti e tanto da rendere inevitabilmente problematica anche la meritoria azione preventiva di contrasto alla diffusione del virus posta in essere dalle Forze dell’Ordine.

Quello che tutti noi abbiamo visto nel centro cittadino nei giorni di Pasqua e Pasquetta, nonostante i rigorosi divieti imposti dalla legge a livello nazionale, rasenta l’anarchia assoluta.
Abbiamo superato nel territorio comunale i 100 contagi e il trend, in forza dei dati ufficiali finora forniti dall’Asp, è costantemente in crescita da quando i vari focolai hanno interessato il nostro Comune.

Mi dispiace constatare che a qualcuno sembra importare poco che ad oggi 107.933 persone sono morte per Covidsolo in Italia, e altre decine di migliaia di persone sono decedute perché non hanno potuto ricevere le cure necessarie causa reparti di degenza, di rianimazione e terapia intensiva al collasso.

É ormai assodato che la variante c.d. inglese si sta diffondendo facilmente tra i bambini e gli adolescenti e tutti sappiamo bene che il nucleo del focolaio di contagi che poi si è diffuso a Oppido centro nello scorso mese di Dicembre, era circoscritto nell’ambito di un asilo nido e i piccoli infettati hanno portato il virus all’interno delle loro famiglie.

È difficilissimo fare la scelta giusta che accontenti tutti quando, giocoforza, si determina un conflitto, e diviene necessario effettuare un bilanciamento, tra diritti fondamentali contrapposti, ma tutti dobbiamo fare la nostra parte, è un appello accorato che ancora una volta mi sento di rivolgere ai miei concittadini: prudenza e rispetto rigoroso delle norme.

Io non voglio inveire contro i genitori dei ragazzi che hanno fatto assembramento a Pasqua e Pasquetta, mi rendo conto delle difficoltà, ma il ruolo di responsabilità che rivesto non mi permette di farmi condizionare da quelle critiche (a volte contraddittorie) che, consentitemelo, non avverto come normali ma bollo come pure speculazioni, diffuse soprattutto tramite i social e dirette all’Amministrazione.

A nessuno piace chiudere scuole e piazze, mi scuso e mi rendo conto che le transenne e le recinzioni, suggerite dalle Forze dell’Ordine e da me convintamente avallate, sono un obbrobrio inguardabile, ma la situazione attuale, gli appelli inascoltati e l’imprudenza degli ultimi giorni in particolare, hanno fatto assumere a queste misure la veste dell’assoluta necessità. Da Sindaco (e peraltro anche da medico) ho adottato tutti i provvedimenti che ritenevo e ritengo più opportuni per il bene di tutti e li proteggo fermamente anche se possono apparire impopolari”.