Giovedì 5 giugno, presso i Locali Parrocchiali della Chiesa Cattolica dei Greci, nell’ambito del percorso formativo per over 18 organizzato dall’associazione Attendiamoci Onlus, dal titolo “Work in … work out: l’impresa della speranza”, i giovani reggini hanno avuto la possibilità di ascoltare il professore Domenico Nicolò, Associato di Economia Aziendale presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria.Ad introdurre il prof. Nicolò, l’ing. Alfredo Pudano, socio fondatore di Attendiamoci , che lo ha ringraziato per la sua presenza e per il dono della sua esperienza e del suo tempo. Le parole chiave del percorso formativo dei giovani di Attendiamoci sono state «cittadinanza, responsabilità, impresa e speranza- ha spiegato Pudano-. Nicolò è qui per spiegare l’impresa, che è di speranza; impresa che vuol dire anche atto eroico. Investire nel nostro territorio è molto complesso, il professore spiegherà la sua attenzione al mondo giovanile, in quanto il primo passo è creare la mentalità imprenditoriale».Il professore Nicolò ha iniziato il suo intervento facendo riferimento alla crisi che, da luglio 2012, attanaglia in una morsa la società, la nostra città e l’Italia. «Nella nostra città abbiamo assistito allo sfacelo più assoluto. Io ricordo che ho vissuto anni simili prima del “periodo Falcomatà” – ha iniziato Nicolò-: le strade non erano illuminate, erano piene di buche, come oggi, e pensavamo che nulla fosse possibile, che avremmo vissuto in quel buio. Poi le cose sono cambiate: i cittadini si sono riappropriati della città e del mare. Adesso viviamo di nuovo nel buio, con due anni di commissariamento, ma sono certo che questo periodo passerà, è nella natura delle cose. Per fare ciò, è necessario donarsi, mettersi a disposizione degli altri. Reggio ha un grande potenziale: è il centro del Mediterraneo, è ricca di risorse, per questo motivo bisogna tornare ai nostri valori, un ritorno alla terra, perché noi abbiamo le risorse, abbiamo una storia alle spalle che dovremmo sfruttare, ritornando alle nostre origini e alle nostre tradizioni».Il professore Nicolò è davvero vicino ai giovani, per questo si è reso disponibile ad ascoltare le proposte di giovani che hanno idee e che vorrebbero realizzarle. Spesso, però, si incontrano numerose difficoltà: dalla poca autostima alla paura di non farcela. «Non dovete avere paura- ha ammonito Nicolò- di realizzare ciò in cui credete, perché ce la farete». Nel contesto in cui viviamo, secondo il professore, è importante soprattutto «prendere consapevolezza del fatto che siamo cittadini, che siamo liberi e capaci di autodeterminarci. L’impresa è la cosa che vi rende liberi di dare alla vostra vita un senso». Il professore Nicolò, in maniera appassionata, ha incoraggiato i giovani a «vivere con slancio: dovete coricarvi con un pensiero positivo, essere felici e non vedere l’ora di alzarvi l’indomani per lavorare. Tutto ciò comporta dei sacrifici, vuol dire farsi male, sporcarsi, ma vuol dire anche riuscire ed ottenere dei buoni risultati con le proprie forze. Non bisogna mai abbattersi, ma reagire, se si hanno buone idee bisogna perseverare, pensare in positivo, perché una soluzione si trova sempre». Oltre ad infondere parole di speranza, ha presentato uno spaccato del mondo aziendale di oggi dal punto di vista economico, spiegando come si possa creare impresa e analizzando le eventuali opportunità e fasi dello start-up. Infine, il professore Nicolò ha suggerito ai ragazzi di visitare il sito internet http://www.startupmedlab.it/ e ha rinnovato la sua disponibilità ad ascoltare tutti quei giovani che hanno delle idee e sono desiderosi di avere delle dritte per concretizzarle e realizzarle.