Per i tanti fan che per anni hanno seguito ‘CSI New York’ è il detective Danny Messer. L’attore che per un decennio ha vestito i panni di Messer è Carmine Giovinazzo, di Port Richmond, nato e cresciuto in una famiglia di ufficiali di Polizia della NYPD con origini calabresi, precisamente reggine.
Il cognome infatti tradisce le chiari origini italiane: il nonno paterno, Domenico Giovinazzo, era emigrato da San Giorgio Morgeto (provincia di Reggio Calabria) in America. Il secondo nome dell’attore americano, Dominick, è proprio per seguire le orme del padre e del nonno. Diverse le passioni di Giovinazzo, che oltre a recitare scrive, dipinge e canta.
Il suo sogno da ragazzo era di diventare un giocatore professionista di baseball, ma una seria lesione alla schiena ne ha compromesso definitivamente la sua carriera. “Purtroppo, l’incidente ha cambiato la mia vita. Avevo delle grandi qualità come giocatore ed avrei sicuramente continuato questa professione”, ha dichiarato l’attore ai microfoni di Americaoggi.it.
Da bambino, avendo partecipato in numerosi cortometraggi, decide di continuare questa esperienza. Ha girato parecchi cortometraggi alla New York University e alla State University of New York, più alcune pellicole indipendenti tra il 1998 e il 1999.
Nel 2001 si è trasferito a Los Angeles. Dopo non molto tempo ha avuto un ruolo nell’episodio pilota di Buffy l’ammazzavampiri dove ha interpretato la prima vittima vista sullo schermo. Dopo di che, è apparso numerose volte come ospite sia in televisione che in film. Il ruolo più famoso interpretato da Giovinazzo è quello di Danny Messer, nella della serie televisiva CSI: NY, successivamente ha vestito i panni del detective Sid Markham nella serie TV Graceland.
Riguardo alle radici calabresi, Giovinazzo dichiara in cosa sente un’affinità con la terra del nonno paterno: “Nella passionalità, nell’energia, ma anche nel fascino dell’uomo italiano. E poi il cibo, adoro mangiare”. Non solo serie televisive ma anche cinema. Diversi i film nei quali ha recitato, tra i più conosciuti c’è Black Hawk Down, lungometraggio del 2001, con la regia di Ridley Scott. “Sono alla continua ricerca di cose diverse. Ho scritto un film che parla di un gruppo di amici di New York e da tanti anni spero di realizzarlo. Quindi, non mi dispiacerebbe poter lavorare di nuovo per il cinema”.