Bimbo salvato al GOM, il racconto della mamma: 'Grazie, il batterio poteva essere letale'

Storia a lieto fine al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, i genitori: 'Ci teniamo a ringraziare di cuore tutto lo staff'

Nicola, oggi, si gode la vita con mamma e papà e quell’aria di mare che, per poco, ha rischiato di non poter mai conoscere. Quella che CityNow vi racconta oggi è una pagina di buona sanità al Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria attraverso la testimonianza di una mamma il cui figlio è stato salvato grazie all’eccezionale lavoro del personale sanitario dell’azienda ospedaliera reggina.

La storia (a lieto fine) di Nicola, il bimbo salvato al GOM di Reggio

“Il tempo per il parto naturale sarebbe scaduto il 23 agosto, ma a quel giorno non ci sono arrivata – lo ha raccontato, significativamente emozionata la mamma di Nicola. Ho partorito, con un cesareo d’urgenza, il 1° agosto perché il mio bambino non si muoveva in pancia. Appena nato sembrava stare benissimo, ma durante la notte è arrivata la febbre a 40″.

Non sono momenti facili da rivivere, quelli che la mamma reggina ha voluto ripercorrere con noi al fine di ringraziare tutte le persone che hanno contribuito a mettere in salvo il piccolo paziente.

“Il dott. Candela del reparto di Neonatologia si è subito adoperato, ha capito da cosa dipendesse la febbre, escludendo altro. Si tratta di un batterio, noto come listeria. Dopo la diagnosi ho trascorso due giorni senza sapere nulla, solo una volta superata la fase critica e uscito dall’ospedale il 29 agosto, mio marito mi ha detto “non ti racconto tutto altrimenti svieni”.

Nicola, che aveva appena iniziato la sua vita, ha avuto bisogno di ossigeno e antibiotici e di cure che gli sono state fornite in maniera egregia al GOM di Reggio”.

“Il reparto di neonatologia era una realtà che non conoscevamo – hanno spiegato ancora Serena e Carmelo, genitori del piccolo. Qui, si prendono davvero cura dei bambini. Gentilissima anche la  dott.ssa Mondello, primario del reparto che non ha mai perso nostro figlio di vista fin quando la situazione non è rientrata. Ci teniamo – hanno continuato i neo genitori – a ringraziare di cuore tutto lo staff. Noi non sapevamo nemmeno l’esistenza di questo batterio che, se non preso in tempo, può essere letale”.

Una pagina di buona sanità reggina, che dona alla comunità anche un magnifico lieto fine:

“Adesso tutti a casa, tutti felici, nei giorni scorsi visita controllo tutto bene, ora il mio bambino ha già 4 chili. C’era poco personale in quei giorni al Gom, tra ferie e problematiche varie, ma si sono adoperati davvero in modo commovente, si prendono cura dei bambini in modo amorevole, con mio marito abbiamo fatto una donazione, un gesto concreto per ringraziare chi, ogni giorno, si prende cura di noi”.