Guerra in Ucraina, è reggino l'ambasciatore italiano a Odessa: "Da qui non me ne vado"

"Dai bombardamenti delle città, alla tragedia di bambini e madri. Sono giorni che non dimenticherò mai"

E’ reggino l’incaricato dalla Farnesina di predisporre il piano di evacuazione degli italiani dall’Ucraina del Sud. Si tratta di Attilio Malliani, nato e cresciuto a Reggio Calabria, oramai ucraino di adozione considerato che vive nei luoghi oggi martoriati dalla guerra da oltre 20 anni.  Non se ne andrà finché non ha avrà riportato a casa tutti i connazionali che lo vorranno.

Era in Ucraina già nel 2014, durante il conflitto in Crimea, l’ambasciatore reggino. Oggi la guerra fa più paura, perché si spara in tutto il territorio, ma maggiore è la risonanza internazionale. Per questo si spera nella diplomazia.

“Sono giorni, questi del conflitto in Ucraina dopo l’offensiva militare della Russia iniziata il 24 febbraio, che non dimenticherò mai. Dai bombardamenti delle città, alla tragedia di bambini e madri e di tutti i rifugiati in generale.

È il periodo della storia più drammatico dal dopoguerra. Voglio ringraziare la autorità di Odessa e, su tutti il Maggiore Trukanova per il grande lavoro di difesa di tutta la città ed i cittadini, ma anche e soprattutto, ringraziarlo per aver garantito nonostante la continua minaccia degli attacchi, i rifornimenti di cibo e la completa funzionalità dei servizi essenziali. Lavoriamo insieme per la pace. grande nazione, grande gente, grande città”, le parole dell’ambasciatore reggino nei giorni scorsi.

L’ultima puntata di Live Break (CLICCA QUI per rivedere la trasmissione) è stata incentrata proprio sulla guerra in Ucraina, con testimonianze in diretta di chi si è attivato a Reggio Calabria per organizzare la macchina solidale e le parole di alcuni rifugiati scappati da quei luoghi.

La linea di fuoco della Russia si è spostata negli ultimi giorni su Odessa. Nella notte scorsa è partita l’offensiva della marina: tre gruppi di navi (14 secondo gli esperti militari) si sono avvicinate alla costa e hanno sganciato i primi missili. Tra le imbarcazioni, anche una nave da sbarco di 120 metri, che presuppone l’invasione imminente dei militari. Al 21esimo giorno del conflitto, i generali dell’esercito di Putin hanno dirottato gli sforzi del Mar Nero sul primo porto dell’Ucraina. Ecco perché è una delle città chiave per vincere la guerra.

“In questo momento la situazione ad Odessa è molto particolare e sensibile: ogni notte, purtroppo, viene attaccata sia dal mare che da terra. Ma le forze ucraine resistono agli attacchi. Per ora la situazione è ancora sotto controllo. Stiamo evacuando gli italiani, quindi la cosa importante è far lasciare ai nostri connazionali questo quadro di crisi. Evacuare via mare per noi è impossibile, perché abbiamo le navi da guerra davanti al nostro porto”, il pensiero di Malliani.

In primo piano per supportare gli italiani in Ucraina e tutta la comunità che sta soffrendo da quasi un mese contro la barbarie della guerra.