Horcynus Festival - Al teatro Cilea in scena "Bestemmia d'amore"

L'Horcynus Festival si sposta al Teatro Cilea e prosegue in un viaggio tra la musica e la prosa, l’amore e l’odio

Un viaggio tra la musica e la prosa, l’amore e l’odio, il volto dolce e duro di questo tempo contraddittorio in cui volgare e sacro, buio e luce si alternano attimo dopo attimo.

Domenica al Cilea l’Horcynus Festival Metamorfosi (evento a cura della Fondazione Horcynus Orca, in collaborazione con Fondazione di Comunità di Messina, Fondazione con il Sud e Cineclub Internazionale Distribuzione, con il finanziamento del PAC Offerta culturale Azione 1 Tipologia B – Annualità 2018) ospita il concerto-spettacolo “Bestemmia d’amore” di Enzo Avitabile e Pippo Delbono, con Gianluigi Di Fenza alla chitarra napoletana e Carlo Avitabile ai tamburi.

In scena l’equilibrio degli opposti, contrapposizioni solo apparentemente insuperabili, che affondano nella matrice culturale cattolica dell’Occidente e risalgono al cuore di un pentagramma capace di trovare una perfetta armonia nel suono e nelle parole. Ed ecco che l’equilibrio delle contraddizioni va in scena e ciò che sembra antitetico diventa complementare.

Il dualismo, protagonista dello spettacolo, delinea anche il percorso artistico di Enzo Avitabile, un musicista unico nella sua capacità di coniugare la tradizione del blues, del jazz, del funky, del rock con il classico e il barocco, fino ad abbracciare l’antica tradizione popolare e napoletana per approdare a una musica sua, originale e unica.

All’interno delle molteplici contaminazioni di questa “musica del mondo” Avitabile affronta temi etici e sociali, scavando nelle miserie del mondo con la precisa volontà di diffondere un messaggio: ogni essere umano è degno di abitare lo spazio terrestre, senza distinzioni, senza razze, senza barriere.

Un messaggio che in “Bestemmia d’amore” Avitabile esprime con arpina, tamburo, sax sopranino e voce, affiancato dall’altra faccia della medaglia: il canto di Pippo Delbono, attore, regista, drammaturgo che prende in prestito e interseca le parole, tra gli altri, del mistico spagnolo Juan de La Cruz, di Pier Paolo Pasolini, di Arthur Rimbaud. Quel che emerge è un amore che non è possesso, non è avere ma accettare, donarsi, includere, anche cedendo alla malinconia e alla gioia irrefrenabile e alla danza liberatoria.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

I prossimi appuntamenti – L’Horcynus Fest Metamorfosi chiude la sezione musica domenica ma prosegue con quella artistica fino al 4 aprile al Castello Aragonese (Torrione Sud, ingresso di fronte alla Chiesa degli Ottimati) con l’installazione “Casalaina – Primo movimento: prologo del grillo” di Emilio Isgrò, a cura di Marco Bazzini, visitabile gratuitamente tutti i giorni (lunedì chiuso).

INFO & BIGLIETTI

Botteghino – I biglietti per “Bestemmia d’amore” (10€) sono in prevendita al Teatro Cilea.