“I Quattro Regni Incantati” nati dalla penna dell’emergente autrice reggina Giuseppina Chirico

Un fantasy fresco ed emozionante, ma soprattutto per niente scontato, con una trama alternativa e accattivante

Come ogni domenica Citynow vi propone un libro da leggere.

Questa volta il “prescelto” è il libro di un’autrice reggina, non troppo conosciuta perché alla sua prima esperienza letteraria, ma dalla sorprendente bravura: Giuseppina Chirico con “I Quattro Regni Incantati”.

Un fantasy fresco ed emozionante, ma soprattutto per niente scontato, con una trama alternativa e accattivante.

In un minuscolo regno vive Bessy, una ragazza molto bella, ma anche tanto dispettosa ed egoista. I genitori, disperati, chiedono aiuto ad un cavaliere proveniente da un luogo dove vive una Fata buona. Bessy si ritrova dunque catapultata davanti ad una misteriosa porta fatta di specchi. Lì ha inizio un magico viaggio attraverso se stessa ed i Quattro Regni Incantati. Ralph, il suo piccolo amico, gli fa compagnia affrontando insieme a lei avventure e disavventure. Per tornare a casa infatti Bessy dovrà spezzare gli incantesimi di cui ogni regno è prigioniero, ma tra sortilegi e magie d’ogni tipo sembra che il ritorno a casa non sarà una meta facile da raggiungere.

I Quattro Regni Incantati

Bessy, la protagonista del libro, è un personaggio alternativo, certamente al di fuori dei classici schemi che vedono per lo più i protagonisti come figure perfette ed intoccabili. Bessy ha infatti un carattere difficile, che la porterà a vivere diverse avventure.

Una scelta azzardata ma allo stesso tempo innovativa. “La figura di “Bessy” è spuntata fuori pian piano. Volevo parlare dei cattivi sentimenti. A volte le figure delle storie sono troppo lontane dalla realtà (sentimentalmente), invece Bessy era perfettamente appropriata a ciò che volevo rappresentare, un essere in disarmonia con gli altri, accecata dall’egoismo e da ciò che ne deriva.  Inoltre doveva dimostrare qualcosa: questi cattivi sentimenti si possono trasformare in buoni sentimenti. Certo non è facile, ma con l’impegno si può.”

Per quanto riguarda l’ambientazione dell’opera: “E’ difficile provare ad immaginare qualcosa che è solo nella testa dello scrittore senza accomunare il luogo descritto ad uno, magari, già visto. Tuttavia, non mi sono ispirata a dei posti in particolare per questa favola, sono tutti luoghi totalmente immaginari.”

L’autrice ci confida che la scelta del genere non è stata, ovviamente, casuale, ma una scelta perlopiù dettate dal cuore: “E’ il genere che amo. Che si trattasse di film o libri, ho sempre scelto e sempre sceglierò il fantasy, è il miglior genere con cui esprimersi perché tutto è possibile.”

Una delle tante (e a volte morbose) curiosità del lettore, è quella di sapere se dietro la storia che sta leggendo si nasconde magari qualcosa di autobiografico o realmente accaduto, e a questa domanda la Chirico risponde: “Volutamente no, ma ritengo che quando si scrive, qualcosa di se stessi si trasferisce sempre in ciò che si sta scrivendo. Ricordo che quando ero ragazzina, ed ho iniziato a scrivere qualche poesia o qualche racconto, dietro c’era sempre un’emozione dettata dal vissuto del momento, per questo motivo dico che “Dentro ci sono io”. E’ un po’ come quando si ha un figlio: è un altro essere, ma quando lo si guarda, ci si rivede. E’ qualcosa di indefinibile, ma è così.”

La nostra autrice emergente e la scrittura non possono dirsi due cose separate, ma una l’ovvia conseguenza dell’altra: “Credo che questa passione sia nata con me. Ricordo, infatti, che quando a scuola dovevo fare il testo di italiano, ero sempre felicissima, ogni volta sceglievo la traccia con la quale potevo più viaggiare con la fantasia e proprio non vedevo l’ora di cominciare a scriverlo.”

Le peculiarità più belle di questa scrittrice non risiedono però nella scelta del genere o dell’ambientazione, ma in uno stile fluido e originale, creato con dedizione e attenzione ma senza attingere ad autori passati o odierni. “Non mi sono ispirata ad alcun autore, non ho autori che mi piacciono. Anzi, quello che voglio dire è che per me è come per le canzoni: tengo poco conto del cantante, ciò che mi rimane in mente è la canzone in sé, il significato del testo, quella determinata melodia, che poi portano a ricordarmi e a farmi piacere ciò che ho sentito.”

Inoltre è sempre utile, oltre che incoraggiante, chiedere consiglio a chi ce l’ha fatta a realizzare il proprio sogno: “Non è facile dare un consiglio, la pubblicazione e soprattutto l’autopubblicazione, sono strade difficili da percorrere, ma sicuramente ci vuole un forte desiderio di vedere ciò che si è realizzato. I Quattro Regni Incantati, è stata scritta molti anni fa, corretta, ricorretta, tagliata, ricomposta e mille volte cambiata. Poi, per un periodo, è rimasta chiusa in un cassetto. L’ultima volta che l’ho ripresa, però, ero decisa a vederla concretizzata in un libro. Non sono certamente la persona più adatta a dare consigli, dopotutto anch’io mi sono affacciata, per la prima volta, al mondo della pubblicazione, in ogni caso dico ai giovani che scrivono: la vostra Opera, leggetela e rileggetela tantissime volte, se conoscete qualcuno che ve la può correggere, fatelo! Inoltre fatela leggere ad amici e parenti, chiedendo loro di essere obbiettivi nel giudizio, non sempre si ha una chiara concezione di ciò che si è fatto perciò, per rendere il proprio prodotto migliore possibile è sempre bene essere aperti ad i consigli e soprattutto alle critiche degli altri. Un’ultima cosa: non arrendersi mai.”

La Chirico, infine, ci dà una piccola anticipazione, confermandoci di avere delle idee in cantiere per un nuovo libro. Una notizia che rallegrerà di certo i suoi lettori e che ci lascia in trepidante attesa: “Certo, per ora sono solo “momenti di fantasia scritta”, ma ce n’è una in particolare che da tanto tempo spero di poter tirar fuori dal cassetto.”