Il Giardino delle Esperidi un progetto a tutela di piante e frutti della tradizione agricola calabrese
17 Ottobre 2014 - 10:35 | di Redazione
Lunedì 20 Ottobre 2014 alle ore 9:00 presso l’Aula Magna del Dipartimento di Agraria dell’Università di Reggio Calabria sarà presentato il progetto “Il Giardino delle Esperidi.Salvaguardia della Biodiversità erbacea e frutticola dal Pollino all’Aspromonte” promosso da AIAB Calabria (Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica della Calabria), con ARSAC (Azienda Regionale per lo Sviluppo dell’Agricoltura Calabrese), il Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e FIRAB (Fondazione Italiana per la Ricerca in Agricoltura Biologica e Biodinamica) nell’ambito della Misura 214 az. 6 del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 della Regione Calabria.Il progetto ha lo scopo di tutelare e recuperare varietà arboree ed erbacee un tempo diffuse sui principali rilievi montuosi calabresi, in gran parte, oggi compresi nei Parchi Nazionali e Regionali della nostra regione. Nell’ambito delle attività progettuali sono previste azioni di conservazione e riproduzione di varietà autoctone frutticole e erbacee con metodi di coltivazione biologica, strategie in situ, ex situ, e on farm. Inoltre saranno collezionati e catalogati germoplasma di molte varietà di piante e frutti un tempo diffusi in tutta la regione, coinvolgendo direttamente aziende agricole del territorio.La diffusione dei risultati avverrà attraverso una rete informativa rivolta non solo agli esperti e ai tecnici del settore ma anche alle fasce generazionali più giovani, mediante il diretto coinvolgimento delle scuole. Obbiettivi del progetto sono la tutela di varietà a rischio di erosione genetica e la salvaguardia dei saperi tradizionali ad essi collegati, al fine di recuperare produzioni di qualità, nel rispetto della salvaguardia ambientale, tipica di un’attività agricola sostenibile.Il progetto “Il Giardino delle Esperidi” s’inserisce in un disegno strategico di salvaguardia di varietà locali, la cui estinzione è causata dal diffuso abbandono delle aree rurali e dall’intensificazione di attività agricole che tendono a semplificare gli ecosistemi. Si tratta quindi di un vero e proprio lavoro di ricerca sinergico, tra soggetti pubblici e privati, che mira a coinvolgere anche e soprattutto i piccoli agricoltori, i veri custodi dell’agrobiodiversità regionale.Il seminario di presentazione prevede la partecipazione di esperti dell’AIAB Calabria, dell’ARSAC e della FIRAB e docenti del Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Tra i relatori, anche il luminare nel campo del miglioramento genetico, il Dott. Ceccarelli, il quale esporrà un intervento dal titolo“Il miglioramento genetico partecipativo”. i need to buy the