Il movimento “Contaminiamo i saperi” e il Laboratorio Barbiana 2.0 al CoffIng House di Ingegneria


Si è svolto, presso il bar “CoffIng House” di Ingegneria, un incontro per conoscere due realtà dell’Ateneo reggino nelle quali gli studenti svolgono un ruolo di”personaggi principali”.Il tutto è iniziato alle 13:00 durante il break tra una lezione ed un’altra. I relatori, insieme ai partecipanti ,hanno fatto presente come, da un lato, gli studenti hanno sempre più necessità di interagire con i docenti, dall’altro chi impartisce le lezioni ha bisogno degli strumenti necessari per raccogliere le istanze dei ragazzi che non sono più un semplice numero di matricola. Inoltre, l’Università non va intesa come un esamificio. La professoressa Luisa Fattorusso titolare della cattedra di Analisi Matematica Corso di Laurea in Ingegneria dell’informazione ha fatto gli onori di casa illustrando le tamatiche dell’incontro. Il primo a presentarsi è stato Padre Vincenzo Toscano, cappellano universitario, spiegando qual è il suo ruolo e dove si trova la cappella. E’ successivamente intervenuto il Professore di Giurisprudenza,Angelo Viglianisi Ferraro che ha illustrato le significative iniziative del movimento “Contaminiamo i saperi”. Insieme a lui le testimonianze di alcuni membri del gruppo che affiancano alle lezioni universitarie tanta energia nel proporre corsi alternativi che vanno dalle lingue straniere, alla musica, alla chitarra ed alla psicologia (interamente gratuiti).A seguire il Professore Domenico Ursino ha fatto presente gli obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere di Barbiana 2.0, il laboratorio di co-working formato da un gruppo di studenti universitari da lui ben coordinati che stanno muovendosi nel settore dell’ingegneria informatica. Con merito e sacrificio, una volta entrati nel gruppo, si spazia a 360° nel mondo della programmazione e del lavoro collaborativo sulla scia di Don Milani di cui abbiamo già parlato su Citynow: linkNon sono mancati gli interventi da parte degli attentissimi e numerosi studenti pervenuti presso la sala adiacente al bar con tanti spunti di riflessione.Apprezzato anche l’intervento di Domenico Suraci, giornalista, nel quale ha espresso che le tante idee sviluppate nell’ateneo devono essere assolutamente presentate alla città, altrimenti si è come una squadra sportiva che gioca i propri match a porte chiuse, senza pubblico; quindi sono necessari incontri come questi per dare visibilità a ciò che di importante si svolge all’interno dell’università reggina.Appuntamento dunque ai prossimi incontri del gruppo che ha uno spazio FACEBOOK facilmente reperibile dove sono presenti sia gli orari che  giorni degli eventi che i contributi multimediali degli stessi.

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