Imbalzano a CityNow: "Lega a Reggio Calabria? Non è un controsenso e lo dimostreremo"

"Ricordo il primo incontro con Salvini. A Reggio vogliamo attuare una rivoluzione culturale". L'intervista al consigliere comunale Emiliano Imbalzano ai microfoni di CityNow

Cavallo di Troia. Emiliano Imbalzano è il primo (finora unico) consigliere comunale della Lega a Reggio Calabria. Quella che fino a qualche anno sarebbe stata una contraddizione in termini viene vissuto dal diretto interessato con estrema naturalezza. Spiegata, ai microfoni di CityNow, ripercorrendo l’evoluzione politica del partito di Matteo Salvini.

“E’ un argomento delicatissimo, quello che più di tutti si presta a mistificazioni.  La vecchia Lega (Nord, ndr) non era d’accordo sull’indirizzo politico che c’era al sud e in particolare in Calabria.

Le classi dirigenti erano disastrose, la domanda che si poneva la Lega era ‘perché fanno questo male ai cittadini, facendoli vivere di assistenza?’.

Basti pensare alla compagna di Bossi, siciliana, o Salvini che da ragazzo faceva le vacanze in Calabria. Le battute e le offese ai meridionali? Si tratta di aspetti folkoristici,  ma non c’è mai stato nulla di personale contro i cittadini calabresi”, assicura Imbalzano.

La passione per la politica, nata da ragazzino, si è sviluppata con le prime esperienze nei quartieri, “che mi hanno fatto capire come le cariche elettive servono per rappresentare i cittadini”, spiega l’assessore della Lega.

Nel 2013 arriva la ‘folgorazione’ che porterà successivamente Imbalzano alla Lega.

“Era il 24 febbraio 2013, ero allo stadio San Siro per una partita dal Milan. Alle 20.40 si siede al mio fianco Salvini, accompagnato dal figlio.

Non era un giorno come un altro, in Italia si era votato per le elezioni politiche. Salvini, in un giorno fondamentale per la sua carriera, aveva ugualmente deciso di portare il figlio allo stadio, dando priorità alla figura del padre rispetto al politico”.

Alla stima per la persona, nel tempo, si è aggiunta quella per il politico, leader della Lega e poi vice premier e Ministro dell’Interno.

“Cosa mi ha spinto ad abbracciare i valori della Lega? Soprattutto l’idea di sovranità, l’importanza che rivestono i cittadini. Salvini, nel suo anno da ministro, ha fatto tanto per la Calabria.

Trovatemi un altro ministro che viene 8 volte in un anno nella nostra regione. Salvini ha consegnato beni confiscati, ha messo risorse straordinarie per San Ferdinando, terra complicatissima, si è impegnato in prima persona per la Calabria

La sua decisione di staccare la spina al Governo? Si è trattato di una scelta responsabile. Per non tradire i suoi elettori e il contratto che aveva firmato, ha preferito non restare in quel governo e rimanere fedele alle promesse che aveva fatto.

E’ l’esatto contrario di quello che hanno fatto le altre forze politiche e lo denunceremo con decisione nella grande manifestazione del 19 a ottobre a piazza San Giovanni”, spiega Imbalzano.

Dalle dinamiche romane che interessano il governo nazionale, alla realtà vissuta a Reggio Calabria. Iniziano le prime manovre in vista delle elezioni regionali e comunali, Imbalzano spiega il suo punto di vista sull’operato dell’amministrazione Falcomatà.

“Se la maggioranza dei cittadini crede che l’attuale sindaco abbia operato bene, allora può stare tranquillo in vista delle prossime elezioni. Io invece credo si possa pensare ad una valida alternativa nel centrodestra.

Reggio in alcune zone della città è senz’acqua, altri quartieri sono in una situazione imbarazzante per quanto riguarda i rifiuti.

Il Comune dovrebbe innanzitutto erogare servizi essenziali, non mi pare i reggini siano soddisfatti di questi servizi.

Falcomatà definendo ‘lordazzi’ alcuni reggini ha commesso un clamoroso autogol oltre che danneggiare l’immagine della nostra città all’esterno. Non siamo più incivili di tutti gli altri cittadini d’Italia, credo invece manchi la vera volontà politica di risolvere il problema dei rifiuti”, il pensiero dell’assessore comunale della Lega.

Le critiche di Imbalzano non risparmiano Sacal (“ha evidenti interessi a spostare gli equilibri a Lamezia. Non possiamo permettere questo disastro per lo scalo reggino, decisivo per lo sviluppo turistico della nostra città”) e il modello Lucano, che si è visto soppiantare a Riace da un sindaco a trazione leghista.

“Quel modello politico è stato bocciato in primis dai riacesi stessi, questo è il principio democratico. Il modello Lucano è più che tramontato, lo dicono i fatti e anche da quello che emerso con alcune indagini. Ma da garantista -precisa Imbalzano- aspetto l’ultimo grado di giudizio”.

Comunali a Reggio Calabria. Il centrodestra non ha ancora sciolto le proprie riserve, sia come candidati a sindaco che si opporranno a Falcomatà, sia come possibili accordi o meno tra i vari partiti.

“L’errore è proprio questo, parlare prima di nomi e poi di programmi.  La scelta dell’Onorevole Invernizzi come commissario della Lega in Calabria è figlia di una volontà precisa di Salvini, che si è affidato ad uno dei suoi uomini migliori.

Nomi di possibili candidati? Non ci interessano. La Lega parla di programmi e idee. La gente vuole identificare tutto con un nome ma sarà un problema secondario”.

La chiusura non può che essere dedicata ad uno dei temi che più cattura la curiosità in vista delle prossime elezioni. Quanto sarà reale e consistente l’appeal che un partito come la Lega (in passato non certo amico del Meridione) in Calabria? Imbalzano non ha dubbi.

“Capire quanto sarà forte la Lega in Calabria, quanto potrà ottenere alle prossime elezioni comunali reggine è la vera scommessa da vincere, per questo stiamo lavorando tantissimo su idee e progetti.

Al nostro partito non interessa governare se prima non si attua una rivoluzione culturale. Per questo si parla soltanto di programmi e idee, soltanto dopo si parlerà di uomini e di possibili convergenze con il centrodestra. Serve un’assoluta corrispondenza tra ciò che si promette e ciò che si farà”.