In Calabria un birrificio con ragazzi speciali. "Il successo arriva dall'amore"

Una storia bellissima (made in Calabria) che vede un'idea brillante diventare un successo imprenditoriale grazie al prezioso lavoro di persone speciali...

“Prendete tre amici diversissimi tra loro, aggiungete dei giovani ragazzi con la sindrome di Down con tanta voglia di fare e infine mescolate il tutto con un’immensa passione per la birra: è così che avrete tra le mani Solid Ale Beer”.

Ecco come si presentano sul loro sito internet gli artefici di questo progetto, made in Calabria.

Siamo a Catanzaro. Tutto nasce, come spesso accade, quasi per caso, o meglio per un disegno della Provvidenza. Luciano Ricci, avvocato, riceve in regalo il kit per produrre la birra a casa e si appassiona a questa attività, diventa un vero esperto birraio.

Una sera partecipa ad una cena organizzata dall’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) e gli si accende una lampadina: perché non coinvolgere questi ragazzi nella produzione della birra? E così insieme ad un paio di amici, Luciano Raso e Massimo Pisanelli, avvia le pratiche necessarie e mette in piedi la produzione. I tre amici fanno tutto con un investimento personale, senza aiuti statali,

La Solid Ale Beer è una birra “solidale”, con un sapore ricco non solo per il palato ma anche per il cuore, perché permette di coinvolgere in un vero e proprio lavoro questi ragazzi, che dimostrano di avere abilità, costanza, voglia di fare, impegno. “Questa birra è fatta con amore e per amore!”.

Non è volontariato: è un’attività economica vera e propria e i ragazzi percepiscono il loro stipendio. Il prodotto è di qualità, come confermato addetti ed esperti birrai.

Il successo non è tardato ad arrivare, come conferma Luca Ricci, imprenditore che ha dato il via a questo bellissimo progetto.

“Grazie alla passione e all’impegno dei ragazzi e alla nostra tenacia il 16 ottobre 2016 abbiamo tagliato il traguardo della prima cotta. Oggi abbiamo una produzione di 145 cotte, 20mila bottiglie prodotte all’anno e distribuite in una novantina di punti vendita, al momento localizzati essenzialmente in provincia di Catanzaro. Adesso il nostro obiettivo e’ quello di penetrare anche altri mercati, perche’ la nostra birra e’ apprezzata e offriamo davvero una bella gamma”.

Da ottobre 2016 ad oggi si contano una trentina di locali tra Catanzaro, Cosenza e Reggio Calabria che hanno scelto questa birra. Successo crescente con i primi ordini che arrivano anche fuori dalla Calabria. Un’attività in crescita, dunque.

“Vogliamo vendere non solo perché siamo una cooperativa sociale, cosa che in un primo momento può avvicinare i clienti, ma anche perché facciamo un buon prodotto. Il messaggio passato nel territorio calabrese è che questi ragazzi, sia pur con i loro tempi, possono lavorare come tutti gli altri, senza sconti in termini di qualità”, le parole dei soci che hanno dato via al progetto Solid Ale Beer.

Marina Dominijanni, coordinatrice della sezione Aipd di Catanzaro, spiega come questi tipi di percorsi influiscano sensibilmente nella qualità della vita delle persone affette da sindrome di down.

“All’inizio il rapporto tra tutor e lavoratore disabile era di uno a uno, mentre con il tempo il tutoraggio è via via sfumato, fino a scomparire. I ragazzi sono diventati autonomi in tutte le loro mansioni. La loro autonomia è cresciuta, e sono cresciuti autostima e senso di responsabilità. Evidente il loro l’entusiasmo e la voglia di dimostrare che sono capaci”.