A Reggio va in scena ‘In Viaggio’: il teatro come percorso di rinascita
L'Udepe di Reggio Calabria e Mana Chuma Teatro presentano "In Viaggio": la storia di Stefano come metafora di errore, perdono e riparazione. Scenografie AbaRC
05 Dicembre 2025 - 09:53 | Comunicato Stampa

Si è svolta venerdì 28 la rappresentazione teatrale “In Viaggio” promossa dall’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna di Reggio Calabria, diretto dalla dr.ssa Passalacqua Marianna, con la regia di Mana Chuma teatro e la sua equipe di lavoro formata da Massimo Barilla, Lorenzo praticò e Salvatore Arena e la scenografia a cura dell’Accademia delle belle arti di Reggio Calabria.
La scena si è collocata al termine di un laboratorio di arti performative durante il quale i partecipanti, 10 affidati in prova al servizio sociale, hanno avuto l’occasione di sperimentarsi in esercizi di orientamento, espressione, personificazione, recitazione.
La storia messa in scena: il viaggio di Stefano
“In viaggio” è la storia di Stefano, contadino di estrazione umile che per vendetta deturpa la terra del proprio fratello, bene prezioso grazie al quale egli sfama e sostenta la famiglia. L’azione provoca nel protagonista vergogna e paura delle conseguenze tanto che egli decide di allontanarsi dal luogo della nascita per sottrarsi alle proprie responsabilità.
Il cammino però riserva novità, incontri, consigli, fino alla riva del mare , di fronte al quale Stefano non può più fuggire da stesso, dal peso dell’errore, e decide di tornare per riparare allo sbaglio. La paura del rifiuto sparisce nell’abbraccio che lui ed il fratello si scambiano, simbolo di perdono e di accoglienza.
La scena finale e il messaggio universale
La scena finale ritrae un abbraccio collettivo rimandando all’idea che ciascuno è fratello dell’altro. A chiudere il momento d’arte, la lettura, con fondo musicale, di citazioni celebri di alcuni giudici che hanno combattuto le mafie e da queste sono stati uccisi.
Dopo l’omaggio alla Giustizia ed ai suoi eroi, al termine dello spettacolo, la dirigente ha palesato stima per gli affidati-attori che hanno sfidato imbarazzo e pregiudizi durante la performance teatrale. La dr.ssa Tortorella, presidente del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria, ha consegnato a ciascuno un attestato di merito mostrando apprezzamento per il loro impegno e per le doti artistiche, infine il dr. Scicchitano, dirigente dell’interdistretto per la Calabria, ha condiviso la commozione ed ha augurato agli attori un soddisfacente percorso, nel palco della vita.
Si tratta della seconda esperienza teatrale per l’Udepe di Reggio Calabria, attività a cui la stessa dirigente Passalacqua attribuisce un grande potenziale nel percorso di trattamento proprio dell’esecuzione penale esterna.
