Incidente a Pentimele, la procura indaga per omicidio colposo

Nel novembre del 2018 due motociclisti morirono in seguito a un incidente per un cantiere non sicuro, sei indagati

Sono cinque gli indagati per la morte di Domenico Spinella e Maria Teresa Mento, i due motociclisti morti nel novembre del 2018 in seguito a un tremendo incidente in via Nazionale Pentimele.

La procura di Reggio Calabria ha infatti notificato agli indagati (sei in totale) l’avviso di conclusione indagini – atto che in genere precede la richiesta di rinvio a giudizio – nei confronti di Salvatore Giuseppe Garofalo, Lorenzo Benestare, Luigi Lupo, Giuseppe Grimoli e Vincenzo Barillà tutti accusati di omicidio colposo. Gli indagati (funzionari dell’Anas, del Comune, della municipale e della ditta che eseguiva i lavori) sarebbero infatti colpevoli della mancata messa in sicurezza del cantiere nella zona nord della città in cui persero la vita i due reggini.

L’incidente, tremendo nella dinamica e nelle conseguenze, avvenne il 2 novembre di 3 anni fa. In quel tratto di strada, in quei giorni, erano in corso alcuni lavori per il rifacimento della carreggiata e della segnaletica. Gli indagati rispondo per avere «abbandonato il suddetto tratto stradale per diversi giorni in precarie e pericolosissime condizioni, per di più peggiorate dalle copiose piogge di quei giorni» e «senza adottare alcuna segnaletica o protezione o cautela volta a evitare il transito o a ridurne i rischi».

Proprio in quel tratto di strada devastata, Maria Teresa Mento e Domenico Spinella troveranno la morte: il giorno dei morti dei 3 anni, il loro scooter finisce dentro una buca nascosta, provocando una carambola terribile che non lascerà scampo a nessuno dei due. Per quella morte, l’ennesima sulle nostre strade dove circolare su due ruote è diventato ormai una faccenda piuttosto pericolosa, a breve potrebbe essere fatta finalmente luce.