Reggio, ripartono i lavori sul Ponte Calopinace ma la fine resta ancora un’incognita
1700 giorni di ritardo e diversi assessori ai lavori pubblici "liquidati". Gli operai sono tornati in cantiere, ma quando diverrà realtà?
12 Novembre 2025 - 17:46 | di Eva Curatola

“1000 giorni di te e di me” canta Baglioni, ma nel caso del Ponte Calopinace, di giorni ne sono trascorsi poco meno di 2000.
Un lasso di tempo costellato da intoppi, incertezze, scatti in avanti e brusche frenate e che oggi, vede la ripresa dei lavori. Dopo settimane di stop, gli operai sono tornati al cantiere, portando con sé la speranza di vedere questa lunga attesa giungere finalmente al termine.
Una ripartenza annunciata, qualche giorno fa, dal vicesindaco Paolo Brunetti, durante l’ultima puntata di Live Break. Le macchine, dunque, sono tornate in azione, riaccendendo la speranza nei reggini di vedere finalmente l’opera ultimata.
Ponte Calopinace: la storia travagliata dell’opera ‘killer’ di assessori
Il Ponte Calopinace è diventato un simbolo, non solo per la sua importanza strategica, ma anche per il lungo percorso che ha affrontato finora.
La consegna ufficiale del cantiere alla ditta aggiudicatrice risale al 31 luglio 2020. L’appalto prevedeva una durata di 120 giorni di lavori, ma ad oggi, 12 novembre 2025, ne sono passati ben 1.900 – circa 5 anni e 2 mesi – senza che il ponte sia stato ultimato.
Un’opera incompiuta, divenuta, se vogliamo, killer di assessori ai Lavori Pubblici: da Muraca, promotore del progetto; ad Albanese, che lo seguì nelle fasi iniziali; fino a Costantino e Brunetti, che hanno lavorato per chiudere il cerchio.
Ad un certo punto, nel corso di questi anni, si era anche pensato alla rescissione del contratto con l’impresa, alla fine, però, onde evitare ulteriori ritardi nel completamento dell’opera, si è deciso di proseguire sulla strada già tracciata.
Lo scorso giugno la svolta, con l’ormai famosa posa delle travi, un passaggio fondamentale nella costruzione. Ora, si lavora in vista del getto del solaio, per poi passare alla protezione delle rampe, un ulteriore step verso il completamento della struttura.
La struttura, lunga 30mt, avrà due corsie carrabili, una ciclabile e due marciapiedi pedonali. Una volta ultimato, il ponte costituirà il collegamento tra il Lungomare Italo Falcomatà e il Parco Lineare Sud, un’area che, finalmente, sarà accessibile, offrendo un’ulteriore risorsa per la città.
La conclusione dei lavori? Ancora un’incognita
La conclusione dei lavori, però, resta un’incognita.
In un cantiere che ha già superato ogni previsione, è difficile fare promesse.
In attesa di poter finalmente percorrere il ponte e godere delle bellezze del Parco Lineare Sud, non resta che sperare che questo cantiere infinito possa davvero arrivare al traguardo. Perché, alla fine, il Ponte Calopinace rappresenta non solo un’opera infrastrutturale, ma anche la speranza di una Reggio Calabria che guarda al futuro con maggiore fiducia.
