Melito, la segnalazione di un cittadino: 'Madonna in processione tra i rifiuti'

Per il cittadino "la gioia di tornare a casa è offuscata dalla progressiva decadenza e abbandono del Paese"

A Melito Porto Salvo “degrado e sporcizia, la processione tra i rifiuti”. È questo il titolo della lettera che un cittadino ha inviato al Sindaco del Comune in provincia di Reggio Calabria ed ha poi inoltrato alla stampa locale. Una problematica, quella inerente la spazzatura, comune a buona parte della Metro City e, più in generale, della Regione.

Lo scrivente si è rivolto al primo cittadino elencando una serie di problemi che affliggono Melito Porto Salvo e chiedendone una pronta risoluzione.

“Egregio Signor Sindaco Orlando,

Mi sento costretto, dal mio amore verso Melito Porto Salvo, che Lei amministra, e dove ho vissuto i miei migliori anni dell’adolescenza, ad indirizzarvi codesta missiva. Ogni anno, seppure per pochi giorni, a causa degli impegni di lavoro, ho il desiderio e la gioia, come la maggior parte dei Melitesi sparsi per l’Italia, di ritornare al mio Paese per ripercorrere le vie tanto amate, risiedere nella casa che mi regalò i ricordi più belli  e rincontrare gli amici di un’infanzia ormai lontana.

Tutta questa gioia, purtroppo, è offuscata dalla progressiva decadenza e abbandono che oramai, da anni, constato colpire il Paese. Un esempio per tutti: la sporcizia che pervade e permea tutte le strade, Le Fiumare ridotte a discariche a cielo aperto, eppure cosa ci vorrebbe ripulirla?  Per non parlare del Lungomare ormai abbandonato a se stesso, un museo di Garibaldi diventato un edifici di alcuna utilità e cosa dire infine del fatto che il Paese è privo di un qualsivoglia misero cestino che permetta di gettare un semplice fazzolettino di carta.  Potrei continuare ad elencare una serie di brutture e d’abbandono ma mi fermo qui.

Un qualunque cittadino o villeggiante che compri un gelato, in coppetta, e si rechi poi a passeggio, gustando contemporaneamente la sua leccornia, è costretto a continuare la sua passeggiata con l’involucro di cartone in mano, non sapendo dove depositarlo, se la sua cultura ecologica ed educazione gli impediscono di gettarlo a terra. I cittadini di Melito per nascita, residenti in altre città, continuiamo a mantenere le case avite, per l’amore che a loro portano, pur godendo degli immobili per soli quindici giorni l’anno.

Per questo amore si sobbarcano  il costo dell’IMU, fissato al massimo, della TARSU, altrettanto gravosa, di cui non usufruiamo, se non in modo limitatissimo, il costo di un’utenza idrica, una delle più care in Italia, di cui non consumiamo neppure la quota base, e non ci è restituito neanche il godimento di un luogo pulito, per i pochi giorni in cui risiedono.
A cosa vale fare una festa  quando il Quadro della Madonna viene portato in processione tra i rifiuti?
Mi domando quale sia la funzione di una Pro-loco, se non riesce a pungolare una pigra amministrazione ad ottemperare alle sue minime funzioni.

Ho avuto modo di visitare, questa estate, alcuni  paesi del circondario, paesi un tempo molto più arretrati rispetto al nostro, ed ho dovuto costatare, con amarezza, come siano conservati e gestiti in modo molto più professionale del nostro.
Egregio signor Sindaco Orlando, mi dolgo di essere stato costretto a scrivere una simile lettera ma, da suo concittadino, non posso assistere a questo degrado senza presentare una accorata e vibrata protesta”.

di Francesco Anoldo