Covid-19, il racconto degli studenti a Citynow. Erika: 'Sarà questa avversità a condurci alle stelle?'

Anche gli studenti del liceo classico 'Tommaso Campanella' hanno iniziato a raccontarti la loro vita ai tempi del Covid-19

Il viaggio di CityNow alla scoperta delle emozioni degli studenti di Reggio Calabria ai tempi del Coronavirus, continua.

Agli studenti del liceo Vinci, che già negli scorsi giorni hanno iniziato ad inviarci i loro temi, adesso si aggiungono anche i giovani del liceo classico Campanella.

PER ASPERA AD ASTRA

“Da fine gennaio una nuova malattia sta suscitando paura e terrore in tutti i continenti. Si tratta di un tipo di Coronavirus, il “Covid-19” o più precisamente “SARS-CoV-2”, nato in Cina, ma che in breve tempo si è diffuso nel resto del mondo.  L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha da poche settimane dichiarato lo stato di pandemia.

In molti stati del mondo la popolazione è attualmente costretta a rimanere a casa per evitare il contagio, e ciò ha stravolto dunque la nostra quotidianità; sono vietati gli assembramenti, gli spostamenti ridotti solo ad esigenze di primaria importanza e il contatto umano, praticamente assente.

Senza mai dimenticare che le misure di contenimento che ci sono state imposte sono sorte unicamente per il bene collettivo, esse  possono rappresentare un modo per lavorare su noi stessi, coltivare i nostri interessi e prenderci cura  di noi stessi e di coloro che vivono insieme a noi. Di conseguenza i rapporti umani, seppur a distanza, vengono rafforzati; la voglia di rivedersi e riabbracciarsi è così forte che spinge tutti noi ad essere sempre più vicini, anche se
fisicamente lontani, a coloro  cui vogliamo bene.

La quotidianità spesso non ci faceva capire  quanto fossimo importanti gli uni per gli altri in termini di legami affettivi e sentimentali. Il virus purtroppo ci impedisce di uscire e interagire con chi amiamo fuori dal nostro nido domestico, ma ci sta mostrando quanto  siano necessarie le piccole cose della nostra vita di prima,siano esse un abbraccio con un’amica o una colazione al bar la domenica mattina. Ma mentre le città sono silenziose e le piazza deserte, i delfini tornano a nuotare nei nostri mari un cigno è stato avvistato nel centro di Milano e a qualsiasi ora si può udire il cinguettìo degli uccellini. La Natura sta lentamente tornando a riappropriarsi di ciò che era suo e che l’uomo le aveva indebitamente sottratto. Il cielo di notte torna a splendere di stelle luminose.Dunque, mentre noi siamo a casa in attesa di tornare a vivere, la primavera fa rifiorire ogni giardino.

Sono perfettamente consapevole che in queste circostanze di difficoltà, dove il panico ha preso il sopravvento su giovani e adulti, è quasi impossibile convincere la gente a guardare la vita con positività. La speranza credo debba partire proprio da noi, nel dare prova di un’incredibile forza di adattamento, senza mai dimenticare che le avversità che il destino porta sul nostro cammino, servono per forgiare delle persone migliori e più forti per il domani”.

Erika Tedesco, VC – Liceo Classico “Tommaso Campanella”