(L)imitazione: “Reggio Calabria è in grado di esprimere proposte e idee musicali originali che aspettano solo spazio per avere voce”


Passano i mesi, cambia l’amministrazione, ma non cambia l’atteggiamento di disinteresse nei confronti della realtà culturale cittadina”. Sono parole dure quelle che il collettivo (L)imitazione sceglie per commentare il programma culturale proposto dall’amministrazione per le feste patronali che – sottolineano – “al pari di quello proposto dodici mesi fa dimostra la totale disconoscenza di quello che si muove nella realtà che in troppi ambiscono a rappresentare”.

Ed infatti – spiegano dal collettivo – “esattamente un anno fa, sullo sfondo di un comune commissariato per infiltrazioni mafiose, il programma per le festività mariane a cura delle istituzioni della città di Reggio Calabria proponevano incontri di culto, riti religiosi e “cultura” furba e riciclata come il festival delle cover band dello Stretto”.

Un anno dopo – dicono dal collettivo – “l’amministrazione è cambiata, Reggio Calabria si candida a capitale della cultura europea 2019 ma il programma no: ecco le celebrazioni dei riti legati al culto religioso, ecco in programma nella centralissima Piazza Indipendenza la band tributo a Vasco e la cover band ufficiale dei Modà (ma anche di Emma)”. Per l’ennesima volta –sottolineano da (L)imitazione – “si propone una manifestazione che confonde il mero intrattenimento con la cultura che questa città sa esprimere, mostrando una disconnessione profonda con la realtà che si pretende di rappresentare”.

Magari – aggiungono dal collettivo “chi amministra oggi la città non se ne è accorto”, ma proprio “mettendo a frutto energie, idee e spunti che musicisti e amanti della musica hanno voluto condividere, in meno di un anno, dal basso è stato possibile costruire un percorso diverso, perché Reggio Calabria è in grado di esprimere proposte e idee musicali originali che aspettano solo spazio per avere voce”.

Proprio per rispondere a quel festival delle cover band che l’anno scorso è stato vissuto come una provocazione da chiunque in città abbia avuto a cuore la proposta artistica originale – ricordano – “è nato il collettivo (L)imitazione che ha promesso – ed è riuscito a mantenerlo ­ un programma annuale di appuntamenti musicali e culturali che intendessero valorizzare il fermento cittadino cercando ­ e trovandolo in 6 diverse location ­ un palco per chi ha ancora voglia di sudare in sala prove e comunicare attraverso la propria musica ciò che ha da dire, senza dover necessariamente ricorrere alla sterile esecuzione di uno spartito”.

E il programma che il collettivo è stato in grado di realizzare grazie al contributo di quanto questa città è in grado di esprimere – dicono da (L)imitazione­ è stato ricco e variegato. Dal rock all’elettronica, dal metal al cantautorato, circa trenta band si sono alternate sui palchi curati da (L)imitazione nella stagione 2014­2015, ponendo le basi per la realizzazione di concerti che hanno potuto ospitare all’interno del circuito cittadino band provenienti da tutta Italia durante le date del Primo Maggio, del 20 Giugno (Summer Session) e la realizzazione del MAD Fest che il 25 Luglio ha risuonato per 10 ore della musica in un perfetto mix di artisti reggini e nazionali. “Questi – dicono da (L)imitazione– sono i risultati raggiunti in meno di un anno dal basso, con il lavoro e l’impegno di tutti, per il beneficio di molti che hanno avuto la possibilità di conoscere esperienze e percorsi musicali diversi e originali. Sarebbe stato forse più semplice proporre serate di mero intrattenimento, ma come collettivo continuiamo a pensare che cultura sia fornire ai più gli strumenti per affinare il proprio senso critico”.

Per questo da (L)imitazione con convinzione affermano “L’esperienza, le buone intenzioni ed anche gli errori commessi nel primo anno di vita del collettivo ci hanno insegnato tante cose, due su tutte: mai come oggi c’è necessità di un secondo anno ancora più impegnativo ma ancora più importante; mai come oggi c’è la necessità di confrontarsi e supportare una realtà cittadina che sente l’esigenza di esprimersi attraverso le proprie parole, attraverso la propria sensibilità ed ospitare proprio nella nostra città le realtà che queste parole e queste sensibilità possano condividerle con chi ha ancora voglia di ascoltarle”.

E per il collettivo c’è una priorità che rimane tale “Quando l’arte non risuona” vuol dire che ha bisogno di più attenzione. L’idea del collettivo (L)imitazione è quella di continuare a dargliela.

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