L’Istituto Giovanni XXIII di Cannitello vince il concorso ‘Testimoni dei Diritti’

Presso l'aula legislativa di palazzo Madama la cerimonia di premiazione delle classi vincitrici


Lunedì 11 dicembre 2023, presso l’aula legislativa di palazzo Madama, si è svolta la cerimonia di premiazione delle classi vincitrici del concorso nazionale “Testimoni dei Diritti” per l’anno scolastico 2022-2023, che ha visto come protagoniste le classi, ormai IIA e IIIA, del plesso Cannitello dell’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII” di Villa San Giovanni, grazie alla vittoria ottenuta con il progetto dal titolo “Una Scuola per Tutti”.

L’iniziativa, rivolta agli studenti della scuola secondaria di primo grado, invita ad una riflessione sui princìpi della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, all’approfondimento dei sui articoli, alla verifica della loro attuazione nel proprio territorio e alla formulazione di proposte volte ad assicurarne il rispetto e la concreta applicazione. Al concorso partecipano ogni anno Istituti di istruzione provenienti da ogni parte d’Italia. I progetti sono valutati da una Commissione tecnica composta da funzionari del Senato e del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

I Premi sono stati consegnati dalla Vice Presidente del Senato Maria Domenica Castellone e dalla Presidente della Commissione Diritti Umani Stefania Pucciarelli.

Il progetto dell’I.C. Giovanni XXIII

Il progetto presentato dagli studenti dell’I.C. Giovanni XXIII, sotto la guida delle docenti Legato Francesca e Ferraro Antonella, si è concentrato sull’Articolo 26 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, ovvero sul Diritto all’istruzione, evidenziando la necessità di garantire un’educazione inclusiva anche per gli studenti stranieri, i quali necessitano un potenziamento didattico per quanto riguarda l’apprendimento della lingua italiana. Oggi, infatti, per il sistema scolastico italiano, l’integrazione dei minori di cittadinanza straniera è sicuramente una sfida cruciale. Gli stranieri in arrivo nel nostro paese aumentano e molti di loro, cosa ben più̀ importante, decidono di restare.

Tuttavia gli strumenti a disposizione per gestire il coesistere di un numero sempre maggiore di culture, di etnie e di lingue su di uno stesso territorio, si sono rivelati insufficienti. A tal proposito, partendo dall’analisi dell’articolo 26 presente nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, i ragazzi si sono soffermati sull’importanza della scuola e del diritto all’istruzione non solo come strumento di realizzazione personale, ma anche come prezioso strumento di crescita per la società in senso interculturale. Seguire la via dell’intercultura significa favorire il dialogo e lo scambio fra individui, nel rispetto delle diversità e la ricerca di ideali comuni. In tal senso, l’istruzione e la scuola diventano un catalizzatore necessario ed imprescindibile per la socializzazione, la riduzione delle disuguaglianze e la vera inclusione nella società.

Dopo un’approfondita riflessione sulle sfide e sulle storie esemplari di lotta per la concessione di questo diritto fondamentale, come quella di Malala Yousafzai, le classi hanno compreso l’importanza di agire anche a livello locale, diventando a tutti gli effetti “Testimoni dei diritti”. Gli studenti hanno esplorato la realtà dei NAI della propria scuola e del proprio Comune, individuando le sfide linguistiche e culturali che essi affrontano quotidianamente, dovute principalmente al fatto che utilizzano, nella loro lingua d’origine, un alfabeto completamente diverso da quello italiano.

L’attenzione si è concentrata sulla creazione di soluzioni concrete che potessero garantire a questi ragazzi la giusta inclusione come quella di richiedere una convenzione con l’Università per Stranieri proponendo un programma di supporto linguistico tramite tirocini universitari e la creazione di una biblioteca digitale all’interno della scuola, per meglio favorire l’apprendimento della lingua italiana.

Presso l’aula Garibaldi di palazzo Madama è stata allestita una mostra con i lavori svolti dagli studenti delle otto classi vincitrici del concorso, ciascuna delle quali ha poi donato alla vicepresidente Castellone un manufatto avente per oggetto la celebrazione del 75esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Gli studenti, accompagnati dalle professoresse Legato e Ferraro, dal Dirigente scolastico Luisa Antonella Ottanà, dal DSGA Flavia Mangraviti e dalle professoresse Adalgisa Serrecchia e Giovanna Consolo e hanno ricevuto una targa di riconoscimento e un sentito ringraziamento per l’importante lavoro svolto. Con ben meritato orgoglio, gli studenti hanno dimostrato che una scuola inclusiva è la chiave per un futuro basato sulla consapevolezza, sulla diversità e sul rispetto dei diritti umani.

Commenta così la dirigente:

“Siamo veramente lieti di aver partecipato a questa manifestazione che ci vede protagonisti di un traguardo così prestigioso e consapevoli dell’importanza di adottare strategie inclusive che rendano il diritto all’istruzione oggettivamente fruibile da tutti. I nostri alunni, con il loro elaborato, hanno saputo fornire un esempio di educazione civica praticata ed agita per una reale eguaglianza tra individui e un pieno sviluppo della personalità umana.”