Confcommercio Reggio Calabria, la proposta di Lorenzo Labate: "Pretendiamo l'anno fiscale bianco. L'e-commerce si consideri un valore aggiunto"

Lorenzo Labate, il presidente facente funzione di Confcommercio, evidenzia difficoltà e possibili punti di forza del commercio a Reggio Calabria durante il periodo della pandemia

La pandemia ha causato notevoli disagi al commercio reggino, da sempre motore trainante per l’economia di Reggio Calabria. CityNow ha intervistato Lorenzo Labate, presidente facente funzione della Confcommercio, il quale ha snocciolato le principali problematiche che attualmente affliggono i negozi della città.

Le saracinesche abbassate

Molte aziende hanno chiuso i battenti – ha affermato Lorenzo Labate – è sotto gli occhi di tutti! C’è una differenza sostanziale tra le varie attività che hanno dovuto chiudere mi riferisco ai titolari delle aziende proprietarie dei muri, rispetto agli affittuari fortemente penalizzati. Permettersi il fitto, rappresenta un’uscita gravosa, è davvero difficile soprattutto per chi gravita nel centro storico, il fitto ha messo a repentaglio l’esistenza dell’attività stessa.

La proposta di Confcommercio

La Confcommercio da mesi sta chiedendo al governo l’anno fiscale bianco per “salvare il salvabile”. Le aziende che non stanno incassando nulla quanto meno – ha evidenziato il presidente f.f. – non devono in questo momento storico essere obbligate al pagamento delle tasse, a causa delle quali non riuscirebbero a sopravvivere.

Social network e commercio

Le nuove tecnologie privilegiano soprattutto chi consegna cibo a domicilio, infatti il commercio elettronico nasce sul nostro territorio con la vendita di generi alimentari. Il mercato online è di fondamentale importanza in questo periodo, con il “food”, si utilizzano i WhatsApp e la posta elettronica, questi nuovi strumenti funzionano in modo perfetto. Tutti quei beni che sono “veloci” vanno bene, gran parte della clientela del mercato tradizionale si è convertita prenotando e ritirando in presenza, bisogna spingere su questi nuovi metodi senza dimenticare il commercio tradizionale che è fervido e contraddistingue la nostra città.