La calabrese Mariangela Castagna e il suo libro "Sangue, lacrime e pentimento", Storia di un Assassino

La storia è ambientata nel 1314, in una piccola frazione del vibonese, Favelloni. La scelta dell’ambientazione, ovviamente, non è casuale. Si tratta infatti di un luogo caro alla nostra autrice, in quanto lì risiedono le…

Come ogni settimana Citynow vi propone un libro da leggere. A far da protagonista questa settimana il libro di un’autrice calabrese Mariangela Castagna, con il suo “Sangue, lacrime e pentimento. Storia di un assassino.”

“Era una piovosa e cupa alba di inizio ottobre e i monaci di San Norberto, come di consueto, si stavano recando alle lodi, la preghiera del mattino.”

Esordisce così Mariangela Castagna nel suo libro. Una frase semplice che però getta le basi di quello che, nel corso delle pagine, scopriremo essere un intrigante romanzo gotico.

“Il gotico è una mia passione da sempre, insieme all’horror. Quindi per me è stato naturale seguire questa linea. Ho letto tantissimo sul genere dal famosissimo Dracula di Stoker a Carmilla di Le Fanu. Amo tantissimo anche Stephen King, solo che ha uno stile un po’ diverso dal mio in quanto si rifà più all’horror che al gotico. Il secondo a mio parere ha un qualcosa in più, unisce diversi sentimenti e sfocia nella passione e sono contenta che pur essendosi perso per così tanto tempo adesso stia di nuovo tornando di moda.”

La storia narrata è ambientata nel 1314, in una piccola frazione del vibonese, Favelloni. La scelta dell’ambientazione, ovviamente, non è casuale. Si tratta infatti di un luogo caro alla nostra autrice, in quanto lì risiedono le sue radici. Una decisione non calcolata quindi, ma dettata dal cuore.

Mariangela è una giovane calabrese, che nasce come lettrice, grazie al papà che sin dalla tenera età la invoglia alla lettura. Una giovane che, col tempo, sviluppa un tale attaccamento ai libri da decidere infine di scriverne uno proprio.

Come spesso accade nei promettenti scrittori, Mariangela avverte i primi “sintomi” della voglia di scrivere durante il liceo. In questo periodo però manca l’ispirazione e una storia da raccontare. Ma non sarà sempre così.

La nostra autrice ci racconta infatti che “Sangue, lacrime e pentimento” è frutto di un periodo molto stressante della sua vita: “Studiavo giurisprudenza e non riuscivo a superare l’ultimo esame prima della laurea. Procedura penale. Per evitare di cadere nel baratro, mi sono concessa un mese di tempo per riflettere, ed è così che è nato il mio libro, da una sorta di dolore interiore.”

Come si può ben immaginare dalle prime parole del libro, la storia si svolgerà nei pressi dell’Abbazia di San Norberto, una sontuosa costruzione che sovrasta il piccolo villaggio di Favelloni.

Qui l’abate Teodoro, uomo di grande spirito e profonda istruzione, governa un piccolo gruppo di monaci, ognuno con precise mansioni che permettono alla comunità religiosa di procedere senza intoppi. L’abbazia, pur essendo tra le più piccole, permette all’abate di seguire con maggior attenzione i suoi discepoli; la vita al suo interno scorre lieta e serena per molti decenni, fin quando qualcuno o qualcosa giunge a sconvolgere la tranquillità del luogo.

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Approcciandosi al libro di Mariangela Castagna bisogna ricordare che pur trattandosi di un gotico, molto forte è anche la componente investigativa, che fa di questo romanzo anche un buon giallo.

Le vite dei monaci vengono infatti stravolte quando, durante un tremendo temporale, scoprono il corpo di un giovane ferito nei pressi del monastero. Il giovane si dimostra inizialmente affabile e di modi gentili, ma nasconde un terribile segreto. Non è forse di uso comune dire che “l’apparenza spesso inganna”?

Nonostante il riferimento al paese di origine, la storia è quasi del tutto inventata. Mariangela ha infatti preso spunto da una leggenda narratale dalla nonna. “Sembra che nel nostro paese ci fosse un monaco che innamoratosi di una ragazza del luogo decide di lasciare i voti. Il suo amore però non è stato ricambiato a causa della famiglia di lei, che non accettava la situazione, portando così l’ex monaco al suicidio.”

Inizialmente il romanzo è stato inviato a molte Case Editrici, ha ricevuto parecchi contratti editoriali ed infine la scelta è caduta sulla Lettere Animate che, alla nostra autrice, è parsa essere la più appropriata, fondamentalmente per il tipo di politica messa in atto dalla Casa Editrice che non sempre chiede dei contributi ai suoi autori esordienti.

E’ facile immaginare quanto sia difficile per un’esordiente la scalata al successo. Ciò non vuol dire però che si tratti di qualcosa di impossibile o inattuabile. E così la pensa anche Mariangela che non ha alcuna intenzione di fermarsi al primo libro e vuole fare della sua passione un mestiere. Per questo ci svela in anteprima il titolo del suo secondo libro: “L’inferno di Amelia”.

Il potenziale di questa giovane calabrese viene messo in evidenza grazie ad un primo romanzo così particolare e ben costruito che salta subito all’occhio attento del lettore. Proprio per la sua fitta trama e i temi così diversi dalla letteratura in voga al momento, “Sangue, lacrime e pentimento” è un libro da leggere tutto d’un fiato ma con la pazienza di scoprire gli aneddoti che si celano dietro ogni pagina.

“- E’ andato via?

Si, ha trovato finalmente la pace che tanto cercava.”