Miramare Bis, i legali puntano sulla declaratoria di immediata insussistenza. Il processo slitta a maggio

I legali di Falcomatà, unico imputato, hanno depositato le motivazioni della sentenza della Cassazione. Udienza rinviata al 28 maggio

Si è tenuta questa mattina l’udienza del processo Miramare Bis, nel quale il primo cittadino di Reggio Calabria risulta essere l’unico imputato. Il sindaco dovrà rispondere della mancata costituzione del Comune come parte civile nel processo Miramare. E l’accusa è nuovamente quella di abuso di ufficio.

Nel corso dell’udienza di questa mattina, il legale di Falcomatà, l’avvocato Marco Panella, ha posto nuovamente la questione ex art. 129, depositando la sentenza della Corte di Cassazione, con cui il sindaco è stato assolto nel procedimento ‘Miramare‘, nonchè il verbale della Commissione di Garanzia e Controllo in cui Fedora Squillaci, dirigente dell’avvocatura civica del Comune, diceva che essendo sempre possibile la azione civile non c’era alcun danno per il Comune.

Il Tribunale si è riservato la decisione rinviando l’udienza al 28 maggio.

Miramare Bis, il processo

Nato da un esposto in Procura presentato dal movimento politico “Reggio Futura” sulla mancata costituzione del Comune di Reggio Calabria come parte civile nel processo “Miramare”, secondo l’’accusa, rappresentata dal procuratore aggiunto Stefano Musolino, Falcomatà avrebbe impedito la costituzione di parte civile «arrecando a se stesso e ad altri imputati un ingiusto vantaggio patrimoniale». Nonostante sia stato «reiteratamente sollecitato ad assumere determinazioni da personale dipendente e qualificato del Comune», si afferma nel capo d’imputazione, Falcomatà «non ha avviato la procedura per la nomina di un curatore speciale che avrebbe potuto costituirsi parte civile per conto del Comune nel processo Miramare».