Reggio, si è spento Carlo Rositani: addio al papà modello di Maria Antonietta

"L'averti accanto mi ha dato il coraggio di affrontare il dolore" le parole della figlia

Una storia nella storia. È quella di Carlo Rositani, papà di Maria Antonietta, che nella giornata di ieri ha lasciato per sempre i suoi cari.

Addio a Carlo Rositani

L’uomo si è spento a causa di un malore che lo aveva condotto nel reparto di Cardiologia del GOM di Reggio Calabria.

La redazione di CityNow si stringe al dolore di amici e parenti per la loro perdita.

Un esempio di uomo e papà

Un esempio di uomo e di papà che, come molti ricorderanno, ha condotto una dura lotta contro la violenza sulle donne.

La sua mano tesa su quella della figlia, per mesi e mesa stesa su un letto di ospedale, sottoposta a decine di interventi, è diventata simbolo della resistenza a chi, quella vita, non è riuscito a spezzarla.

Le dolci parole, postate spesso sul suo profilo Facebook, sono divenute un mantra per chi ha avuto la disgrazia di attraversare quello stesso dolore.

E la memorabile telefonata dal Presidente della Repubblica Mattarella, in risposta ad un padre che chiedeva giustizia per la figlia.

Il ricordo di Maria Antonietta

Carlo Maurizio Rositani vivrà per sempre nei ricordi dei reggini e, soprattutto in quelli della figlia Maria Antonietta che, in un post, ha scritto:

“Caro papino mio da oggi non potrò più aggrapparmi al tuo braccio, tu la mia forza, la mia roccia, la tua mano per me è stata calore, luce, speranza. L’averti accanto mi ha dato il coraggio di affrontare il dolore ed oggi io mi sento devastata nel non averti più vicino a me. Un padre, un amico, un confidente per me ed i miei figli.

Eri e sarai sempre la colonna portante di tutta la nostra famiglia. Nulla è certo nella vita, ma l’amore che io provo per te va oltre l’aldilà. Non ti dico addio papino mio, ma solo un arrivederci per poterci di nuovo stringere forte, perché fino a quando il mio cuore batterà tu vivrai vivo dentro di me.

Vola in alto vicino ai tuoi cari, ti amo Papà. La tua bambina”.