Nella storica Gioielleria Frisina, situata nel cuore di Reggio Calabria, una novità sta per illuminare il mondo delle nozze: la prima linea esclusiva di fedi di produzione esclusiva Frisina, un’innovazione che promette di rivoluzionare il tradizionale simbolo dell’unione matrimoniale. Dalla tradizione orafa che data dal 1926, Frisina si distingue ancora una volta nel settore gioielliero con creazioni che combinano artigianalità e design innovativo.
Le nuove fedi, disponibili in sei modelli differenti, sono una rivisitazione artistica dei design più amati: dalle classiche alle mantovane, dalle francesine alle comfort. Ogni fede è realizzata nelle varie nuances dell’oro—giallo, rosa e bianco—e alcune varianti sono impreziosite da delicati diamanti, pensate per chi cerca quel tocco di brillantezza in più nel giorno del proprio matrimonio.
“Abbiamo lavorato tanto, cercando la perfezione e l’unicità in ogni pezzo… e finalmente siamo pronti a svelare le nostre ultime creazioni,” ha affermato il team Frisina.
Le fedi di produzione esclusiva Frisina non sono solo gioielli, ma veri e propri simboli di amore e dedizione, forgiati con maestria dagli orafi della gioielleria.
Oltre a proporre brand di fama internazionale come Damiani, Crivelli e Salvini, Gioielleria Frisina continua a innovare, offrendo ai suoi clienti prodotti unici che riflettono la ricca eredità orafa dell’azienda e la sua costante ricerca dell’eccellenza.
Questa nuova linea non è solo un arricchimento per il catalogo di Frisina, ma rappresenta anche un’opzione preziosa per tutti coloro che stanno pianificando il loro matrimonio e desiderano un simbolo duraturo e significativo del loro legame d’amore.
Accanto a questo disponibile anche un ampio catalogo dedicato sempre al settore weeding riguardante sia bomboniere che liste nozze.
MAGGIORI INFORMAZIONI
Le 𝐅𝐞𝐝𝐢 𝐅𝐫𝐢𝐬𝐢𝐧𝐚 presto disponibili nei nostri punti vendita
- gioielleria di Reggio Calabria, situata sul Corso Garibaldi, al n. 400;
- presso la gioielleria di Oppido Mamertina, in Corso Vittorio Emanuele II, 62.
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