Morte del giovane Willy, il cordoglio della CGIL Reggio Calabria
Lo scenario che purtroppo viene palesato da accadimenti così cruenti deve necessariamente accendere i riflettori sulla società in cui viviamo
14 Settembre 2020 - 12:48 | Comunicato Stampa
La CGIL Reggio Calabria – Locri si unisce al dolore della famiglia del giovane Willy Monteiro Duarte.
Una notizia drammatica – esordisce così il Segretario Generale, Gregorio Pititto – che colpisce noi tutti per sua brutalità e la ferocia inaudita utilizzata. Una violenza che ha portato all’irragionevole morte di un ragazzo di 21 anni, promotore soltanto di pace, che forte del suo coraggio e dell’alto valore dell’amicizia in cui credeva è intervenuto lodevolmente in aiuto di un amico.
Lo scenario che purtroppo viene palesato da accadimenti così cruenti deve necessariamente accendere i riflettori sulla società in cui viviamo, dove spesso il messaggio che sovente viene veicolato è che la violenza, la prevaricazione, il disprezzo e l’arroganza siano la normalità. Niente di più errato! Come organizzazione sindacale – continua Pititto – ci opponiamo fermamente e convintamente ad ogni forma di violenza e di discriminazione.
Eventi come questi – prosegue il Segretario – infliggono una ferita al cuore di ogni comunità che deve trovare in sé, nelle Istituzioni e nelle associazioni la forza di reagire creando una rete collettiva attiva, individuando centri di aggregazione sani e mettendo in atto ogni giorno azioni che siano guida e propaghino valori, educazione, rispetto del prossimo e delle diversità così come dei più deboli.
Le dinamiche sociali ci impongono di fare prevenzione e di intervenire tempestivamente per salvare altri Willy, altre donne e altri uomini potenziali vittime di una cultura incentrata solo sull’odio.
Un invito alla politica nazionale, anche cittadina, in questo particolare momento storico credo sia necessario – prosegue Pititto. Non è più ammissibile oggi più di ieri fomentare l’odio, utilizzare le parole per prevaricare, credere di raggiungere gli obiettivi prefissati, anche in occasione di campagne elettorali, denigrando l’avversario politico o istigando a trovare sempre ed ad ogni costo un nemico nell’altro. La politica, come la vita, non può e non deve essere considerata una competizione dove dimostrare chi è il più forte, la logica direttrice che deve indirizzare ognuno di noi, nel proprio ruolo sociale e familiare, deve inesorabilmente essere e diventare esempio di buoni principi.
La CGIL Reggio Calabria – Locri, chiosa il Segretario Generale – schierandosi dalla parte della famiglia del giovane Willy e di chi auspica di non dover più sentire notizie così raccapriccianti, ripone piena fiducia nel buon operato della Magistratura che, certamente, saprà fare chiarezza su quanto accaduto.