Reggio, smantellato patto 'ndrangheta-imprenditori. I f.lli Berna di nuovo nel mirino

A disposizione della 'ndrangheta, i due imprenditori sono i destinatari di un sequestro preventivo di beni per 45 milioni di euro

Pur avendo negato la contiguità ad ambienti criminali e qualsiasi coinvolgimento in attività illecite, i fratelli Berna, già indagati nell’ambito delle operazioni Malefix e Metameria sono i “protagonisti” dell’odierna operazione della Polizia di Stato di Reggio Calabria che ha portato al sequestro di beni per 45 milioni di euro non solo nella città dello Stretto, ma in diverse città italiane ed anche negli Stati Uniti.

Smantellato patto mafioso tra ‘ndrangheta e imprenditori

Secondo quanto appurato dagli inquirenti i due imprenditori Demetrio e Francesco Berna “erano a disposizione della ‘ndrangheta” e “rappresentati da esponenti della cosca Libri”, come dimostrato dalle dichiarazioni di Totò Libri, secondo il quale “Per i Berna ci pensiamo noi dalla A alla Z”.

Dalle indagini sarebbero emersi anche gli interessi della ‘ndrina non solo a livello economico, ma anche politico con un pacchetto di voti da muovere a seconda delle esigenze.

“L’operazione di oggi – ha spiegato il Direttore Centrale Anticrimine Prefetto Francesco Messina – è la rappresentazione plastica di una politica di contrasto alla criminalità organizzata, in particolar modo alla ‘ndrangheta che è senza dubbio allo stato l’organizzazione più potente dal punto di vista militare ed economico esistente in Italia. Una struttura che va affrontata su profili diversi da quelli utilizzati fino ad ora.

Già in passato, con l’operazione che ha condotto alla cattura dei Libri, erano stati eseguiti sequestri a carico degli stessi individui oggetto del sequestro odierno (i fratelli Berna ndr.). Oggi colpiamo con l’altro versante che è l’ablazione patrimoniale preventiva. 45 milioni di euro grazie a proposta congiunta del questore e del procuratore di Reggio Calabria”.