Infanticidio a Reggio, dopo il parto la 25enne andò in ospedale. Palomba: ‘Pensammo ad un tumore’
La giovane avrebbe omesso di dire ai sanitari della gravidanza e, per evitare controlli più approfonditi, disse di non aver mai avuto rapporti
11 Ottobre 2025 - 09:36 | di Redazione

Un caso drammatico e inquietante scuote Reggio Calabria: una giovane donna di 25 anni è stata arrestata con l’accusa di aver soffocato due neonati appena partoriti e di averne occultato i corpi in un armadio. I fatti, risalenti all’8 luglio 2024, sono stati scoperti quando i genitori della giovane donna, insospettiti da un forte odore proveniente dall’armadio, hanno fatto la terribile scoperta dei corpi a Pellaro, nella casa di famiglia.
Le indagini e la scoperta del dramma
Le indagini condotte dalla Polizia di Stato hanno confermato che i neonati erano nati vivi, ma sono morti per soffocamento. La giovane donna è stata arrestata e le sono contestati anche il reato di occultamento di cadavere e la soppressione di un terzo bambino, nato presumibilmente nel 2022.
Al momento, la donna si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, mentre il suo compagno è indagato per favoreggiamento.
Il percorso diagnostico: un caso difficile da individuare
Nel corso di un’intervista al programma televisivo Dentro la Notizia, Stefano Palomba, primario di Ostetricia presso il GOM di Reggio Calabria, ha ricostruito quanto accaduto durante il ricovero della giovane donna.
La paziente, arrivata al pronto soccorso con una forte emorragia, si è presentata da sola, dichiarando di non aver mai avuto rapporti sessuali, il che ha impedito ai medici di procedere con una visita interna.
“Abbiamo proceduto con esami diagnostici e di laboratorio, ma i risultati ci hanno confuso. L’ecografia e la TAC mostravano un utero ingrandito, ma senza evidenza di residui placentari, e inizialmente abbiamo pensato a un tumore“, ha spiegato Palomba.
Il primario ha sottolineato le difficoltà diagnostiche, che avevano portato i medici a non sospettare una gravidanza, nonostante le anomalie nei risultati degli esami. Tuttavia, i successivi sviluppi hanno rivelato la triste verità: la giovane donna era incinta e aveva partorito due bambini, successivamente soffocati.
Un caso complesso e il prossimo interrogatorio
Il caso, già estremamente delicato, potrebbe essere ancora più complesso, e il prossimo passo sarà l’interrogatorio di garanzia della giovane donna. Quest’ultima avrà la possibilità di fornire la propria versione dei fatti e chiarire ulteriormente la tragedia che ha segnato la sua vita e quella della sua famiglia.