Reggio, soffocò i gemelli appena nati: si cerca il corpo di un terzo neonato
Dalle chat con il fidanzato sarebbe emersa un'altra gravidanza, risalente al 2022. Controlli a tappeto degli inquirenti
11 Ottobre 2025 - 09:53 | di Redazione

Un’inquietante vicenda scuote Reggio Calabria: una giovane donna di 25 anni è stata arrestata con l’accusa di aver soffocato due neonati appena partoriti e di averne occultato i corpi in un armadio. L’indagine si estende anche alla morte di un terzo bambino, che potrebbe essere stato partorito nel 2022.
A rendere ancora più drammatico il caso, le chat tra la ragazza e il suo fidanzato, indagato per favoreggiamento.
Il ritrovamento dei corpi e l’inizio dell’indagine
Gli eventi risalgono all’8 luglio 2024, quando i genitori della giovane donna, allarmati dal forte odore proveniente da un armadio nella loro casa a Pellaro, hanno scoperto i corpi dei due neonati. Le indagini hanno confermato che i bambini erano vivi alla nascita, ma sono morti per soffocamento. La giovane, che si trova ora agli arresti domiciliari, è accusata anche di aver nascosto un terzo bambino, il cui corpo non è stato trovato.
I messaggi tra i due fidanzati
Nelle ultime ore, sono stati resi noti alcuni messaggi scambiati tra la donna e il suo fidanzato, che risalgono alla prima gravidanza nel 2022.
“Adesso che siamo vicini al termine, ho pensato che avere un figlio sia comunque la cosa più bella che c’è, anche se non è il momento migliore per noi”.
“Io ho molta paura, non sto bene fisicamente”.
“Devi dirlo a qualcuno dei tuoi”.
“Il pensiero di farlo mi mette ansia e non voglio parlarne con te al telefono”.
“Io sono stanco di questi dubbi, stasera ne parlo con mia madre, fra pochi giorni c’è il parto”. “Assolutamente non devi farlo, ne parliamo domani di persona”.
“Dimmi cosa vuoi fare, non possiamo continuare a nascondere questa cosa”.
Due anni dopo, la ragazza scopre di essere incinta per la seconda volta:
“Ho un ritardo, forse sono incinta”.
“Vabbe non è grave, siamo grandi e possiamo gestire questa cosa”.
“Cosa dici? non abbiamo soldi e non viviamo neppure insieme”.
“Pensiamoci, possiamo anche non tenerlo”.
“La fai facile tu, ma non ti preoccupi davvero di come sto, non fatto tutto da sola”.
Le indagini sulla sorte del terzo neonato
Le indagini si concentrano ora sulla misteriosa sorte del terzo neonato – che in realtà sarebbe il primo – che non è stato trovato nonostante le ricerche nelle aree circostanti Pellaro e nella casa di campagna di Valanidi, dove la giovane avrebbe potuto partorire e nascondere il bambino. Gli inquirenti non escludono l’ipotesi che il corpo possa essere stato gettato in mare.
La giovane donna, che si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico, sarà presto sottoposta a un interrogatorio di garanzia, dove avrà la possibilità di fornire la propria versione dei fatti. Intanto, le ricerche sul territorio proseguono, con l’obiettivo di fare luce su un caso che ha scosso profondamente la comunità di Reggio Calabria.