Parco nazionale dello Stretto e della Costa Viola, Romano: ‘Occasione unica’

La soddisfazione dei portavoce di Europa Verde. Per Bonelli il disegno di legge 'non è un capriccio ecologista'


Il disegno di legge per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola è stato presentato, venerdì scorso, nel corso di una conferenza stampa tenutasi alla Camera dei deputati e a cui hanno partecipato Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e deputato di AVS, Francesca Ghitta deputata AVS, Giusy Elisa Romano membro della Direzione nazionale Europa Verde e Gerardo Pontecorvo, co-portavoce Europa Verde Città Metropolitana Reggio Calabria.

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Ha affermato la nostra rappresentante nazionale Giusy Elisa Romano:

“Una grande soddisfazione per il partito in Calabria poiché l’istituzione del parco nazionale dello stretto e della costa viola, così come il parco nazionale delle 5 terre in Liguria, è un’occasione unica. Fino ad ora nessuna forza politica ha mai attuato né inteso attuare nell’area dello stretto una proposta di sviluppo economico eco sostenibile di tale portata”.

Questa iniziativa è importante, soprattutto per la sua finalità: tutelare un’area di grande valore storico, culturale e ambientale, con significative ripercussioni economiche per il territorio. Ci troviamo di fronte a un governo di destra-centro ostaggio dell’irresponsabilità del Ministro Salvini. Ci troviamo di fronte a un’area altamente sismica e stiamo affrontando un progetto senza precedenti nel mondo. Persino all’interno della maggioranza, alcuni esprimono imbarazzo per le posizioni di Salvini riguardo a questa spesa.

Durante la conferenza stampa Angelo Bonelli ha dichiarato:

“La proposta del parco non è un capriccio ecologista ma un atto di responsabilità nei confronti dei cittadini calabresi e siciliani, il progetto del ponte è folle, fallimentare e dispendioso che compromette il patrimonio naturalistiche del territorio che andrebbe valorizzato per un rilancio economico come nei contenuti della nostra proposta.  Il nostro gruppo parlamentare chiederà anche alle altre forze politiche di opposizione di valutare la possibilità di sottoscrivere questa PdL: non è una questione di conservazione, ma di priorità e responsabilità. Non concederemo nemmeno un millimetro a Salvini. Dobbiamo difendere il nostro paese, amato e rispettato, e non permettere che interessi personali e politici prevengano sul benessere collettivo”.

Un progetto anacronistico quindi anche dal punto della collocazione delle risorse in relazione alla destinazione di fondi che potrebbero servire a dare risposte ai cittadini del sud a tal proposito, continua Giusy Elisa Romano:

“Il ponte che non rappresenta affatto una risposta alle emergenze del popolo calabrese, siciliano, e del sud in generale è li che dovrebbero essere investiti i fondi destinati al ponte. Ci troviamo purtroppo in una situazione di ritardo infrastrutturale drammatico per percorrere piccoli tratti si impiegano ore, strade sono ridotte come mulattiere, la rete ferroviaria è depotenziata e risulta in molti tratti scoperta di collegamenti principali, mancano i depuratori. ll dissesto idrogeologico poi è drammatico, basta una pioggia sostenuta per far venire giù interi costoni a ridosso degli unici collegamenti stradali isolando interi comuni. Per non parlare poi di coloro che quelle strade le devono percorrere per potersi curare negli ospedali del nord, mentre anacronisticamente il consiglio dei ministri vota il disegno di legge Calderoli sull’autonomia differenziata che legittima il divario già esistente tra nord e sud in tema del ricorso alle strutture e alle cure e, anche in questo caso, sono sempre i cittadini del sud ad essere penalizzati”.

Gerardo Pontecorvo, co portavoce della città metropolitana di Reggio Calabria nonché promotore e primo imbastitore dei contenuti della proposta ha dichiarato:

“La Proposta di Legge per l’istituzione del Parco Nazionale dello Stretto e della Costa Viola nasce dall’esigenza di fornire alle popolazioni di quest’area un’alternativa a quella che sembra ormai una proposta-destino che incombe sullo Stretto di Messina. La nostra proposta si basa sulla Legge quadro delle aree protette a cui l’area che abbiamo individuato risponde in pieno. Si tratta di un’area che comprende due regioni, – la Calabria e la Sicilia, – ricchissima in biodiversità e in cui sono presenti beni archeologici di grande valore, nonché strutture storiche, come fortificazioni”.