Nuovo Dpcm, Speranza in Parlamento: ‘Nessuna regione è fuori rischio’

Mascherine anche all'aperto, proroga dello stato di emergenza e conferma delle misure anticovid


Il governo potrebbe indire per questa sera il Consiglio dei ministri chiamato a dare il via libera alla proroga dello stato di emergenza, al momento in scadenza il 15 ottobre. La riunione potrebbe anche slittare a mercoledì sera ma, secondo l’ipotesi prevalente in queste ore, lo schema sarebbe quello di convocare il Cdm per domani sera e a seguire passare alla firma del nuovo Dpcm per nuove misure restrittive anti-Covid.

Intanto – secondo quanto riportato dall’ANSA – fonti di Palazzo Chigi sottolineano che “non c’è nessuna intenzione da parte del governo di chiudere ristoranti, bar e locali come si legge su alcune testate, né di anticiparne l’orario di chiusura introducendo di fatto un coprifuoco”. 

Speranza in Parlamento

“L’Italia sta reggendo meglio alla seconda ondata – ha spiegato il ministro della salute, ma non dobbiamo farci illusioni. È sotto gli occhi di tutto che il quadro internazionale e nazionale segnali una mutazione di fase rispetto ai mesi passati; nel mondo i contagiati superano 35 milioni con oltre 1 milione di decessi, e l’Ecdc posiziona l’italia al 45/mo posto. In tutti i paesi c’è un’inversione di marcia ripristinando le misure restrittive. L’Italia sta meglio in questo momento, ma sarebbe sbagliato sulla base dei numeri credere di esserne fuori”.

Illustrando alla Camera i contenuti del nuovo dpcm per il contenimento della pandemia, Speranza ha spigato:

“Il virus è diffuso, nessuna regione è fuori dal rischio dal contagio. non c’è più una dinamica di territorialità. In questa seconda fase i numeri segnalano che la crescita è diffusa e generalizzata e riguarda anche quelli risparmiati nella prima fase. Nessuna regione può sentirsi fuori dai rischi che tutto il paese corre. Da 9 settimane c’è una tendenza di crescita del contagio”.

Nuovo Dpcm

La conferma di tutte le misure anti contagio finora previste, con l’introduzione dell’obbligo delle mascherine all’aperto. E, per ora, nessuna nuova stretta alle attività produttive. È in sostanza quanto prevederà il nuovo dpcm sul Covid, secondo quanto avrebbero riferito i ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia alle Regioni, i Comuni, le Province. I ministri hanno ribadito un percorso di massima condivisione in ogni passaggio: ci si tornerebbe a confrontare se in futuro si rendesse necessaria una stretta agli orari di apertura dei negozi o ad altre attività, ma il nuovo dpcm, hanno spiegato i ministri, non prevederà nessuna limitazione in tal senso.

Il nuovo dpcm con le misure anti Covid dovrebbe avere una durata di trenta giorni. È quanto avrebbe detto, a quanto si apprende, il ministro della Salute Roberto Speranza nell’incontro con il ministro Francesco Boccia con gli enti locali. Il dpcm, ha sottolineato Speranza, arriverà solo dopo il confronto con le Camere in programma domani e un nuovo passaggio con i rappresentanti di Regioni, Comuni e Province. Per quanto riguarda lo stato di emergenza l’orientamento resta quello di prorogarlo al 31 gennaio. Poi si procederà, come nella prima fase dell’epidemia, con l’aggiornamento periodico dei dpcm.

In caso di un pericoloso aggravamento dei contagi da Covid 19 il Governo potrebbe optare per delle “chiusure selettive”, si legge nella bozza della NaDef che approderà in cdm.

“Nello scenario di rischio, a differenza di quanto ipotizzato nello scenario tendenziale, la ripresa dei contagi osservata a partire da agosto si aggraverebbe sensibilmente nei mesi finali del 2020, portando anche al raggiungimento di livelli di guardia in termini di ricoveri ospedalieri. Ciò – si legge nel paragrafo dedicato al cosiddetto ‘scenario avverso’ – indurrebbe il Governo a reintrodurre chiusure selettive di alcuni settori e misure di distanziamento sociale”.