Onda Orange, l’avv. Polimeni: ‘Ho un sogno, vedere Reggio grande’

L'avvocato specializzato in transizione digitale ha preso parte alla presentazione del progetto di Canale da forte sostenitore

avv nino polimeni

C’è un’energia nuova che attraversa Reggio Calabria. Si chiama Onda Orange e nasce come gruppo civico, ma si presenta già come qualcosa di più: un laboratorio politico permanente, un terreno aperto al confronto, un contenitore di competenze al servizio della città. La presentazione ufficiale, svoltasi nei giorni scorsi, ha richiamato un pubblico variegato e attento. Tra i presenti, volti noti della società reggina, professionisti, giovani, attivisti. E un nome che da solo basta a dare peso al progetto: Antonino Polimeni.

La sua è una presenza che non passa inosservata. Non solo per il profilo professionale – avvocato, esperto di diritto del web, consulente di grandi marchi nazionali – ma per la visione lucida con cui ha scelto di affiancare, da semplice partecipante, il percorso di Onda Orange.

“Sono qui perché ho grande stima delle persone coinvolte – ha spiegato ai microfoni di CityNow. Credo davvero che insieme si possa costruire un percorso di crescita per questa città. Un percorso che metta al centro l’innovazione culturale e digitale”.

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Polimeni non ha usato parole di circostanza, ha parlato da tecnico, da osservatore di contesti nazionali, ma anche da reggino consapevole delle potenzialità del suo territorio:

“Reggio può e deve diventare un polo di innovazione culturale nel Mezzogiorno. E quando si parla di cultura oggi, non si può prescindere dal digitale”, ha detto senza giri di parole.

Il riferimento è al suo campo di competenza: quello della cultura digitale, dell’e-commerce, della privacy online. Un settore in cui opera da anni con ruoli di primo piano, riconosciuto anche da Forbes tra i 100 professionisti più influenti d’Italia. Ma al netto del curriculum, Polimeni ha portato in dote a Onda Orange una riflessione che guarda al futuro della città:

“Il Sud soffre una carenza cronica di alfabetizzazione digitale. A sud di Firenze, tolta Roma, è ancora difficile parlare seriamente di digitale nelle amministrazioni. Reggio, per posizione e potenziale, può colmare questo vuoto e guidare un cambiamento”.

La proposta è chiara: digitalizzare ogni ambito della macchina amministrativa, semplificare i servizi, formare cittadini e imprese per affrontare le sfide del presente.

“Non servono ricette miracolose. Servono competenze, specializzazione, concretezza”, ha affermato, sottolineando anche l’importanza di creare un tessuto produttivo sano e duraturo.

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Nessuna ambizione elettorale, nessuna corsa ai posti in lista. Polimeni lo dice chiaramente:

“Non sarò un candidato. Mi piacerebbe fare qualcosa per la mia città, e questo è il modo in cui intendo farlo: partecipando, mettendo a disposizione ciò che so”.

La sua voce, in mezzo a quelle di tanti altri, ha aggiunto sostanza a un progetto che vuole essere serio, inclusivo e concreto. Onda Orange parte così, tra entusiasmo e senso di responsabilità. Con la consapevolezza che per cambiare davvero una città, servono prima di tutto le persone giuste.