Ospedali da campo in Calabria, Spirlì: 'Subito al via il reclutamento'

Dopo il sopralluogo dei militari avrà inizio la costruzione degli ospedali da campo. 120 posti Covid si aggiungono ai 244 già individuati nei giorni scorsi

Ospedali da campo in Calabria, la notizia annunciata nella mattinata di ieri dal presidente Nino Spirlì, sta per diventare realtà.

Ospedali da campo in Calabria, l’ok di Borrelli

Il capo della Protezioni Civile nazionale ha dato il suo consenso per la costruzione di 4 ospedali da campo in Calabria. A comunicarlo è stato il presidente facente funzioni della Regione Calabria, nella serata di ieri, pochi minuti dopo aver firmato l’apposita ordinanza.

“Borrelli ha appena confermato la richiesta che abbiamo fatto, 4 ospedali da campo per la Calabria. Già da domani verranno giù i militari per aandare a controllare i luoghi dove dovranno essere montati in base alle esigenze che sono state segnalate delle ASP. Abbiamo deciso che gli ospedali saranno montati nella città di Crotone, Vibo Valentia, Cosenza e Locri”.

Subito il reclutamento dei sanitari

Spirlì, nel corso della sua diretta su Facebook, spiega anche:

“Il reclutamento dei sanitari inizierà subito. I posti previsti sono 40 ciascuno per 2 ospedali da campo e 20 ciascuno per i restanti due, per un totale di 120 posti. Questi ultimi si vanno a sommare ai 244 posti che avevamo già individuato con l’ordinanza n. 85”.

Perché non aprire gli ospedali già esistenti

La domanda è arrivata probabilmente alle orecchie del presidente. Perché creare ospedali da campo con tutte le strutture che, invece, sono presenti sul territorio e che dovrebbero unicamente essere aperte?

“Vorrei ricordare a tutti che io non sono il commissario ad acta della sanità calabrese. Non ho il potere di aprire o chiudere ospedali. In questo momento, con i poteri che mi sono dati dalla legge posso intervenire solo sull’emergenza dentro l’emergenza covid. Quindi vorrei che tutti potessero capirlo. Non mi chiedete di aprire ospedali dismessi, perché non ne ho il potere. In questo momento la cosa più importante è garantire posti per il ricovero ai pazienti colpiti dal covid-19, tutto il resto è di competenza di altri ed io, nel rispetto istituzionale, non ho alcuna voglia di assumermi delle responsabilità che non mi competono. Quindi, abbiate pazienza, cercate con il passaparola, quello buono, di far comprendere alla gente che non ho proprio voglia di polemizzare, non risponderò ad attacchi e illazioni perché questo è il momento del lavoro, vero”.

Un ricordo a Jole Santelli

“Oggi mi tocca questo compito arduo, peraltro nato da un grande dolore che è la morte di Jole. Mi auguro di poterla onorare fino all’ultimo giorno di questo mandato e onorare quel suo progetto bellissimo di cambiare questa nostra terra. Lavoriamo tutti quanti insieme ed evitiamo le cattiverie che non servono a nessuno, dall’odio nasce solo odio. In questo momento, mentre la gente sta patendo e morendo, non c’è alcuna necessità di tirare fuori il peggio di noi, anzi cerchiamo di capire quello che di meglio, di buono questa Calabria può dare”.