Patto per Reggio, Brunetti e Calabrò: ‘Ripagati anni di sacrificio. Merito è di Falcomatà’

"Reggio è di nuovo credibile al cospetto della capitale - ha detto Brunetti. Venivamo trattati come delinquenti in passato, a questo è servito il lavoro certosino di Falcomatà per riallacciare i rapporti"

Calabrò Brunetti

Il “Patto per Reggio” è realtà. A dare ulteriore conferma è stato il sindaco f.f. del Comune Paolo Brunetti a margine della conferenza stampa tenutasi, questa mattina, a palazzo San Giorgio.

“Abbiamo apposto la nostra firma, insieme al Premier Draghi, lo scorso 20 luglio. È un intervento importante per la città – ha spiegato il primo cittadino alla stampa locale. Si tratta di fondi che ci permetteranno di andare a risolvere qualche “problemino” che si protrae da tempo.

Non si tratta di un omaggio che il Governo fa alla città, bensì di un intervento con precise linee di indirizzo, ovvero: un quarto dei 138 milioni dovranno essere recuperati dal Comune attraverso l’alienazione e la valorizzazione del patrimonio culturale e la riscossione dei tributi”.

Alla conferenza presente anche l’assessore Irene Calabrò che ha ricordato ai presenti come questo successo sia frutto di un lavoro di lunga data.

“Questo è il proseguimento di un percorso avviato tanto tempo fa. Dietro la firma del sindaco f.f. Brunetti ci sono tante altre firme ed impegno. Doveva esserci la firma del sindaco oggi sospeso Falcomatà – ha ricordato Calabrò con un po’ di emozione. Scontri, impegni, viaggi, tanta fatica. Estati di Reggio sempre difficili, come il Decreto Agosto due anni fa. Questo è un successo dell’amministrazione Falcomatà. Il risultato di oggi è concreti e tangibili saranno anche gli effetti che si vedranno nel tempo”.

Anche l’inquilino di palazzo San Giorgio ha voluto sottolineare il lavoro svolto, per lunghi mesi, dalla macchina amministrativa del Comune:

“Non c’è stato trionfalismo, si è lavorato in silenzio per mesi e mesi. Proseguito sul percorso tracciato da Falcomatà, Reggio è di nuovo credibile al cospetto della capitale. Venivamo trattati come delinquenti in passato, a questo è servito il lavoro certosino di Falcomatà per riallacciare i rapporti. Carenze di questi anni ci sono, inutile nasconderle e lavoriamo per risolverle”.

Su Hermes puntiamo e investiamo quotidianamente. Siamo convinti che farà un buon lavoro Caccia ai fantasmi, circa il 20% dei nuclei familiari reggini non sono censiti e questo non può che portare benefici alla Reggio onesta. Questo vuol dire anche benessere per tutti quei cittadini che hanno sempre pagato le tasse, che possibilmente troveranno tasse al ribasso”.

Un processo a lungo termine quello relativo all’abbassamento dei tributi per la città di Reggio Calabria ha tenuto a precisare Brunetti.

“Non vedremo riscontri dall’oggi al domani, ma l’obiettivo è sicuramente questo. Pagare tutti, per pagare di meno”.

Ed a chi dice che di questi 138 milioni, i cittadini non vedranno neanche un centesimo investito nei servizi essenziali, Brunetti replica:

“Li invito a studiare il patto”.

Su riscossione lavoro già avviato, gli effetti non li vedremo nell’immediato ma sono sicuro che li vedremo con il tempo. Non ci sarà nessun aumento dei tributi, allarme ingiustificato. Ci sono tanti fantasmi in città, su questo ci stiamo concentrando. Riscossione uffici hanno una traccia da seguire. Hermes continuerà riscossione ordinaria, quella coattiva invece a cura dell’Agenzia delle Entrate.

Ricordo sorrisetti di alcuni consiglieri di minoranza che volevano gioire per il mancato accordo. Qualcuno non sa di cosa parla ma si limita a leggere veline che gli vengono trasmesse”, conclude Brunetti riservano una stilettata ad una parte del centrodestra.

Collegato da remoto il dirigente del Ministero Salvatore Bilardo, il quale ha evidenziato che bisogna “guardare alle realtà economiche degli enti, non sempre le amministrazioni sono colpevoli. Aiuto dello Stato con queste risorse erogate c’è, ma al contempo gli enti stessi devono mostrare serietà e sacrifici. Il modello prevede un preciso cronoprogramma, verifiche annuali e poi semestrali. Causa fondamentale delle difficoltà degli enti è la cattiva capacità di riscossione”, ha affermato Bilardo.

Dei 138 milioni previsti nei prossimi 20 anni per le casse comunali, quasi 35 dovranno essere immessi dallo stesso comune attraverso alcune linee di intervento. Soprattutto 3 i settori interessati: valorizzazione delle entrate, avvalendosi anche di istituti pubblici o privati, la riscossione coattiva (che inizierà a partire dal 2025) e l’alienazione dei beni. I fondi di dubbi esigibilità ‘aggrediti’ dall’agenzia delle entrate nei prossimi anni dovranno portare nelle casse di Palazzo San Giorgio circa 10 milioni di euro. L’accordo prevede anche il potenziamento dell’organico attraverso l’assunzione di personale assunto a tempo determinato, indirizzato ai settori interessati.

 

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