Calabria, Astrazeneca per tutti? Le precisazioni della Protezione Civile

Il consiglio over 60 è "in via preferenziale", ma Astrazeneca è indicato per tutte le persone di età superiore ai 18 anni

Nonostante siano passati diversi mesi dall’inizio della campagna vaccinale anti-Covid, lo scetticismo in materia è davvero tanto. I maggiori dubbi degli italiani riguardano il vaccino Astrazeneca ed, in particolar modo, in Calabria ci si domanda perché non venga rispettata la raccomandazione del Ministero alla somministrazione per over 60. Ad illustrare la motivazione è stata la Protezione CivileRegionale.

In Calabria Astrazeneca per tutti?

Adesso che le inoculazioni giornaliere si aggirano quasi sempre intorno alle 20 mila quotidiane, è semplice ascoltare le testimonianze di chi ha ricevuto solamente la prima o anche la seconda dose. Se c’è, però, qualcosa che accomuna tutti è l’incertezza riguardante il vaccino somministrato. Sono davvero poche le persone che direbbero si ad Astrazeneca al posto di Pfizer o Moderna. Persino il Johnson & Johnson che nella Regione meridionale è l’ultimo fra gli arrivati, non è ancora molto popolare nonostante la peculiarità di essere l’unico mono dose sul mercato.

Per rispondere alle continue richieste di precisazioni sull’utilizzo del vaccino anglo svedese, la Protezione Civile della Calabria ha deciso di pubblicare una nota per rammentare che l’età “+ 60” imposta dal Ministero è una semplice raccomandazione che nulla toglie agli altri. Riguardo ala somministrazione di Astrazeneca, il professor Ludovico Abenavoli, componente dell’Unità di Crisi regionale per l’emergenza Covid ribadisce:

“La Regione sta seguendo espressamente le indicazioni fornite dall’Aifa – Agenzia Italiana del Farmaco. Vi è una grande attenzione da parte del personale medico, il vaccino viene somministrato solo a chi risulta compatibile, in seguito ad un’adeguata anamnesi, così come accade in altre regioni dove, addirittura, viene richiesto espressamente dagli utenti il vaccino anglo-svedese per la sua ottimale copertura contro il Coronavirus, i cui effetti collaterali sono minimi, al pari del Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson”.

Come avviene la scelta e per chi è indicato

“In Italia il vaccino di AstraZeneca è indicato per tutte le persone di età superiore ai 18 anni. Dal 7 aprile il Ministero della Salute ha deciso che verrà somministrato in “via preferenziale” (si tratta quindi di una decisione non vincolante) a persone sopra i 60 anni di età, dal momento che questa fascia anagrafica è quella in cui il rischio di un evento trombotico avverso risulta minore.

Gli effetti collaterali comuni di AstraZeneca sono simili a quelli degli altri vaccini approvati e durano pochi giorni (dolore al braccio nel punto in cui viene praticata l’iniezione, sensazione di stanchezza, febbre o mal di testa, dolore alle articolazioni). Le reazioni allergiche gravi sono state rarissime, come per i vaccini a mRNA. Per quanto riguarda il presunto collegamento tra la somministrazione di Astrazeneca e alcune particolari forme di trombosi, il nesso causale non è ancora stato dimostrato (l’EMA lo definisce come “possibile”) e si tratta, inoltre, di eventi rarissimi: 86 casi di trombosi su 25 milioni di vaccinati, con 18 decessi”.