Perugia: il presidente Massimiliano Santopadre carica squadra e tifosi

Smentiti presunti dissidi con il tecnico Castori

Ha scelto di parlare a tre giorni dalla sfida delicata contro la Reggina il presidente del Perugia Santopadre. Ha smentito presunti dissidi con il tecnico Castori e poi ha caricato squadra e tifosi. Di seguito le dichiarazioni riportate da calciogrifo.it:

Il tecnico Castori

Quando leggo che io e il mister non andiamo d’accordo rimango deluso perché ancora c’è gente che tende a destabilizzare l’ambiente quando non c’è nessun motivo per farlo. Non c’è nessun problema tra me, il mister e il DS, crediamo ciecamente nel lavoro che stiamo facendo. Con questi articoli disturbiamo il pensiero della gente che invece ci deve aiutare. Facciamola finita di scrivere cose che non corrispondono alla verità soltanto per ottenere qualche click in più. Io sono convinto che Castori ci porterà alla salvezza. Malgrado il mister sia nel calcio da tantissimi anni è un essere umano e ha bisogno di sentirsi amato. Se io oggi decidessi di cambiare allenatore andrei a cercare proprio Castori”.

Le difficoltà del momento

Non sto dicendo che non siamo in difficoltà, evidentemente ci sono e ci saranno problemi perché la stagione è iniziata male e sta continuando su questa falsa riga, ma la società e la squadra sono compatti. All’interno siamo positivi e non voglio che questa positività ci venga tolta dall’esterno. Ogni volta che si perde una partita andare a cercare un capro espiatorio è l’errore più grande che possiamo fare in questo momento”.

L’appello ai tifosi

Il derby non lo abbiamo vinto a caso, lo abbiamo vinto perché c’era uno stadio meraviglioso che non vedevamo da anni tra covid e problematiche varie. È il momento di venire allo stadio. Abbiamo bisogno che la gente ci spinga verso l’obiettivo. Riempiamo di nuovo il Curi perché la nostra salvezza passerà da lì. Facciamo tutti un sacrificio, ci dovete aiutare. Si tratta di appartenenza. se poi riusciremo a raggiungere l’obiettivo a maggio gioiremo tutti insieme. Stiamo tutti dentro la stessa baracca perché quando si perdono le categorie va indietro tutto, non solo il club”.