Fase 2 a Reggio, Peppone: 'Ho avuto tanta paura, torneremo più forti e più grandi' - FOTO

Siamo ormai agli sgoccioli ma come sarà la riapertura? La ricetta è sempre la stessa ma con qualche tocco in più...

Ripartire, senza paura. Con fiducia, ottimismo e tanta, tanta passione.

La pizzeria di Via Zecca ‘Fratelli la Bufala‘ è pronta a riaccendere i suoi forni.

Il titolare Giuseppe Ferranti, per tutti ‘Peppone‘, non vede l’ora di riabbracciare la sua squadra e i suoi clienti e sa bene che, per ripartire, è necessario rimboccarsi le maniche.

“Siamo chiusi dall’8 marzo, proprio un paio di giorni prima che il Governo annunciasse agli italiani il nuovo decreto ed il lockdown”.

A distanza di oltre due mesi Peppone riavvolge il nastro.

“Cosa ho provato in questi giorni? Paura, tanta paura. Sopratutto all’inizio non riuscivo a gestire la mia vita e quella della mia famiglia. Tutto ciò mi ha reso vulnerabile. Non riuscivo neanche a sognare. Io che sono abituato a sognare anche ad occhi aperti (ride n.d.r.) Ho riscoperto però i valori legati alla famiglia. Purtroppo il lavoro toglie tanto tempo a me stesso e sopratutto a mia moglie e mio figlio che sono la cosa più importante della mia vita”.

Tutti nella stessa barca. Tutti sotto la stessa tempesta.

“Supereremo anche questa, come tutte le tempeste. E torneremo ancora più forti. Per andare avanti non dobbiamo essere solo forti però. Dobbiamo imparare ad evolverci ed avere una visione diversa di quello che sarà il lavoro ma sopratutto la nostra vita, che non può essere sempre rose e fiori”.

Ma cosa ci ha insegnato il coronavirus?

“Ad essere camaleontici per quello che sarà il futuro”.

I locali di Via Zecca si sono trasformati riadattandosi ai tempi del coronavirus.

“Abbiamo deciso di cambiare completamente colori e luci. Ho creato una stanza a vista che utilizzerò solo per gli impasti, oltre alle solite cucine. Abbiamo aggiunto un secondo forno per alzare la qualità del servizio. Durante i fine settimana ho messo a dura prova tutti i miei clienti, facevano file enormi e lunghe attese sia per sedersi che per ricevere le pizze a tavola. Ho preso anche un appartamento di fianco per ampliare i locali e le sedute, con una 40ina di posti in più”.

Nessuna data certa ancora per la riapertura, Giuseppe Ferranti ha fretta di riaprire ma con le dovute accortezze. E per essere ‘perfetti’ ci vuole ancora qualche giorno.

“Per la data di apertura, aspetterò l’ok del presidente Conte, attendo dunque i dettagli del decreto. Quando ho capito che le cose si mettevano male, ho deciso di chiudere limitando i danni ed ho organizzato un restyling del ristorante – spiega Peppone – Tanti mi chiedono l’asporto ma io so cosa vuol dire l’asporto. Cerco di essere perfezionista e per mia scelta voglio che la pizza venga consumata a tavola. Il delivery è una cosa seria e non tollera l’improvvisazione. Preferisco stringere ancora i denti insieme a tutti i miei collaboratori, la mia famiglia ed aspettare ancora un pò, tutti insieme, per la riapertura”.

Siamo ormai agli sgoccioli dunque ma come sarà la riapertura? La ricetta da Peppone è sempre la stessa ma con qualche tocco in più.

“Qualità e tradizione saranno l’unico punto di forza! Un ritorno al passato e a quello che erano le nostre tradizioni, ma con prodotti di qualità rispettando la stagionali e sopratutto la provenienza e valorizzando la nostra terra e le nostre origini! Per qualità non intendo quella di tendenza, molte volte siamo abituati a spendere tanto solo per la nomea, per quello che sentiamo, affidandoci a grosse aziende di cui non faccio nome che fanno sopratutto business, comprano e rivendono senza saper un minimo di storia. Credo che la selezione dei prodotti debba essere basata soprattutto su un duro lavoro frutto di esperienza e di studi. Nel mio piccolo cerco sempre prodotti e produttori che fanno il loro lavoro da generazioni, che hanno una storia, per offrire sempre prodotti eccelsi ma ancora sconosciuti. Cercando di offrire qualità al giusto prezzo”.

Peppone, come sempre, ci congeda con un sorriso.

“Ritorneremo a guardarci negli occhi come sempre abbiamo fatto sorridendo, torneremo a riabbracciarci. Ne sono sicuro…”