La Reggina che piace? Quella che vince. Adesso il calcio piace a tutti grazie all’effetto carrozzone...

I 13.959 presenti allo stadio Granillo confermano l’intricata teoria dell’effetto carrozzone. Ma a quanti reggini piace davvero il calcio?

Effetto carrozzone.

E’ una vecchia ‘legge’ che muove anche le fila del calcio. E ben venga.

Salire sul carro del vincitore, omologarsi, sentire il bisogno impellente di far parte di un gruppo diventa improvvisamente un’esigenza imprescindibile. Diciamolo chiaramente. Non tutti amano il calcio. Per fortuna. Chi scrive, ad esempio, non trascorre giornate intere davanti alla tv, non va al campo, non ha mai partecipato ad un fantacalcio. Né ha mai parlato di cessioni o acquisti al bar con amici o tifosi.

Per molti la passione per il ‘mondo del calcio’ non esiste (che piaccia o no ai calciofili).

Ci sono momenti però, in cui con il calcio ci devi fare i conti. Attimi in cui la sua potenza e forza coinvolge ed appassiona, anche i più scettici. E anche i più distanti dal mondo del pallone devono accettarne la sua magia.

Lo sport del calcio aggrega e coinvolge migliaia di persone tra cui, improvvisamente, anche moltissime donne e bambini.

Accade durante i mondiali ad esempio o al termine di un lungo campionato quando la squadra della tua città raggiunge i playoff.

I 13.959 presenti allo stadio Granillo confermano l’intricata teoria dell’effetto carrozzone.

Siamo certo lontani dai 28 mila appassionati dell’era Colomba, quando la via Galilei si trasformava in un fiume amaranto di gente proveniente dall’intera provincia. Eppure il clima e l’entusiasmo di ieri ha portato a tutti in città, anche a chi non era presente allo stadio, uno slancio di passione del tifo, un’ondata improvvisa di ‘fame di calcio’.

Quanto successo ieri, con gli spalti del Granillo finalmente stracolmi, è la diretta conseguenza di una probabile grande e storica vittoria in cui tutti vogliono sentirsi parte integrante. Il senso di appartenenza e il desiderio di dire ‘io c’ero’ spinge tutti noi al tifo fulmineo che strega come nei peggiori incantesimi.

Ecco allora che si comprende il bello del calcio. Ecco allora che si riscopre la Reggina che piace, quella che vince.

Emozioni, bel gioco, coreografie e sfottò, colore e sentimento con flashback continui scandivano il battito dei tifosi. Al Granillo, ieri, c’era tutto questo, compreso il risultato sportivo.

Mercoledì sera si replica. Ma a Catania, per il secondo turno del playoff.

Scandiremo anche lì, come fatto prima di RegginaMonopoli, le cifre sulla vendita dei biglietti del settore ospiti per comprendere ancora fino a quanto è in grado di colpire il famoso ‘effetto carrozzone’…