Gotha, la Procura avanza richieste di condanna per 250 anni di reclusione

La condanna più pesante è arrivata per Paolo Romeo: 28 anni. Richieste pesanti anche per Caridi, Sarra, Cammera e Raffa

Quasi 250 anni di reclusione per i 31 imputati di Gotha, il maxi processo della distrettuale antimafia dello Stretto contro gli invisibili della ‘ndrangheta. Queste le richieste dei magistrati reggini nei confronti di capi e gregari della componente nascosta del crimine organizzato reggino che nell’ultimo ventennio avrebbe pesantemente infiltrato le stanze del potere politico e amministrativo cittadino finendo per confondersi con esso.

Processo Gotha: le richieste di condanna per gli imputati

La richiesta di condanna più pesante avanzata dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo riguarda uno dei presunti vertici di questo nuovo livello ‘ndranghetistico, quel Paolo Romeo già legato a doppio filo a molte delle pagine oscure di Reggio. Per l’avvocato ed ex parlamentare Psdi i giudici hanno chiesto una condanna a 28 anni di reclusione. Pesanti anche le richieste per l’ex sottosegretario regionale Alberto Sarra e per l’ex senatore Antonio Caridi: per entrambi l’accusa ha chiesto la condanna a venti anni di carcere. 13 invece gli anni di reclusione avanzati per l’ex plenipotenziario del settore urbanistica di palazzo San Giorgio, Marcello Cammera. Nella rete tesa dagli inquirenti è finito anche l’ex presidente della provincia e per qualche tempo sindaco facente funzioni di Reggio, Giuseppe Raffa per il quale i togati antimafia hanno avanzato una richiesta di condanna a sette anni di reclusione.

Per undici imputati (Vincenzo Amodeo, Domenico Aricò, Amedeo Antonio Canale, Demetrio Cara, Maria Angela Marra Cutrupi, Teresa Munari, Domenico Nucera, Domenico Pietropaolo, Giovanni Pontari, Andrea Scordo, Rocco Antonio Zoccali) i magistrati hanno richiesto l’assoluzione.