Carmelo Versace al presidio di Rosarno: "Politica deve dare risposte concrete"

"Agricoltura un settore fondamentale per la Calabria", le parole del vicesindaco metropolitano. Gli agricoltori protestano: "Nostro futuro a rischio"

Carmelo Versace ha fatto visita agli agricoltori calabresi, incontrandoli a Rosarno dove si è tenuto uno dei presidi della nostra regione. Le proteste vanno avanti da giorni su tutto il territorio nazionale, una continua e inarrestabile onda di malcontento per i redditi ridotti al minimo, l’Irpef agricola, le imposizioni perpetrate in tutti questi anni dall’Unione Europea, l’impossibilità di dare un futuro alle terre.

“Sono qui non solo per testimoniare la vicinanza ai nostri trasportatori, la mia è una presenza che vuole andare oltre ed essere da supporto per ragionare con loro rispetto ad una problematica che va avanti da troppo tempo. Siamo qui con voi, ovviamente per provare a capire le possibili motivazioni che vi spingono a fermare questo settore importante.  Va alzato il livello del confronto con tutte le istituzioni, serve un impegno a 360 gradi”, le parole di Versace.

Consigliere Carmelo Versace (4)

Uno dei tanti agricoltori calabresi presenti al presidio di Rosarno ha fatto luce riguardo una situazione che rischia di mettere in ginocchio l’intero settore,

“Il primo problema è l’importazione dall’estero verso i paesi europei, che ci portano cereali ed agrumi. A Palermo arriva da Tunisi ogni giorno una nave addirittura con il fresco, la verdura. Ci fanno importazione di tutte le tipologie di merce, allo stesso tempo dobbiamo fare i conti con le devastazioni prodotte dai cinghiali.

Il poco che facciamo, lo distruggono i cinghiali, così ci inginocchiano completamente. Vogliamo prendere un provvedimento e non togliere la passione a questi agricoltori? La politica sta disturbando il nostro futuro, non possiamo togliere la passione ai nostri giovani”, ha affermato amareggiato uno degli agricoltori presenti a Rosarno.

Il vicesindaco metropolitano a Rosarno

Versace ha concluso promettendo l’impegno delle istituzioni.

“Da qui alle prossime settimane credo le istituzioni debbano fare quadrato e dare risposte concrete. Parliamo tanto di spopolamento dei territori, il sostegno non può essere solo una foto o un video, ma bisogna fare qualcosa in più.

Siamo vicini alle elezioni europee, in tanti vorranno lucrare anche su questa vicenda e bisogna evitarlo in tutti i modi. Parliamo tanto di agricoltura e turismo, se non diamo soluzioni concrete a questi settori come pensiamo di poter avere un futuro roseo nella nostra regione?”, ha evidenziato il vicesindaco metropolitano.

Intanto in tutta Italia proseguono le proteste. Sui trattori visibili bandiere tricolori, ma anche alcune bandiere nere con il teschio e le tibie incrociate. Numerosi i cartelli che riportavano gli slogan della protesta: “No farmers No food” “senza agricoltura niente cibo e niente futuro”, “coltiviamo il nostro e vostro futuro”.

Non mancavano anche gli avvisi funerari che annunciavano la morte dell’agricoltura. Imponente lo schieramento di Polizia, Carabinieri e polizia locale che ha accompagnato il corteo cercando di gestire con ordine la disposizione dei mezzi nel piazzale.

Al presidio a Verona all’esterno di Fieragricola è arrivato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha incontrato i rappresentanti del movimento dei trattori, ha dialogato con i portavoce del gruppo, annunciando che, dopo l’inaugurazione della fiera, l’incontro con una loro delegazione ristretta, spiegando che il Governo è consapevole delle istanze del settore.

“Non ci devono essere agricoltori contro agricoltori” ha ripetuto più volte il ministro. Davanti alla fiera circa 300 manifestanti. Dobbiamo proteggere il Made in Italy – ha sottolineato Lollobrigida – perché siamo una nazione piccola. Se non difendiamo questo livello di qualità, il giusto prezzo, il giusto reddito dei nostri agricoltori, noi come nazione perdiamo il senso di esistere.

Il made in Italy è un sistema ampio che ci siamo conquistati con la nostra storia, con la nostra cultura, con millenni di contaminazioni anche di altre culture, che abbiamo saputo mettere insieme e offrire al resto del mondo”, le parole di Lollobrigida.