Incidente mortale Gioia Tauro: braccianti in protesta per Gora

I braccianti ospiti della tendopoli di San Ferdinando sono scesi in piazza per protestare dopo la morte di Gassama Gora, investito e ucciso a Gioia Tauro

I braccianti ospiti della tendopoli di San Ferdinando sono scesi in piazza per protestare dopo la morte di Gassama Gora, investito e ucciso a Gioia Tauro nei giorni scorsi.

Il corteo di protesta dei braccianti a San Ferdinando

Il corteo di protesta, si legge in una nota dell’ANSA, si sta svolgendo per chiedere “casa, diritti e dignità”. “Oggi nessuno va al lavoro – hanno spiegato gli organizzatori della manifestazione – perché un amico e fratello, dopo una vita di razzismo e sfruttamento, da quel razzismo è stato ucciso. La rabbia è troppa, non restare zitti, scendere in strada per ricordare Gora e lottare contro tutto questo è l’unica arma che ci resta”.

“Da decenni ormai – dichiarano i manifestanti – veniamo qui per lavorare e senza le nostre braccia non ci sarebbero frutta e verdura né sugli scaffali, né sulle tavole ma questo non importa. Nonostante le promesse che arrivano ad ogni stagione, per noi non ci sono mai stati e continuano a non esserci alloggi decenti, contratti regolari, certezza e celerità nel rinnovo dei documenti, con lungaggini che ci costringono a rimanere qui per mesi. Vogliamo casa, diritti, documenti e lavoro regolare, vogliamo vivere una vita dignitosa come ogni essere umano meriterebbe. Schiavi mai”.

(Fonte ANSA)