Re Magi tra religione e scienza, l'analisi della prof. Misiano: 'Gli indizi trovati nel cielo'

Chi erano, da dove venivano, qual è stato il loro viaggio. La responsabile del Planetario racconta la visita dei Magi sotto un punto di vista scientifico

I re magi sono leggenda o realtà? Quanto c’è di vero e quanto di tramandato nella storia della stella cometa? È ciò che ha cercato di scoprire la prof.ssa Angela Misiano, responsabile scientifico del Planetarium Pythagoras Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Religione e racconti si intrecciano in occasione dell’Epifania che, secondo il mondo cristiano, è il giorno in cui i Magi fecero visita a Gesù. Quella della prof.ssa reggina è una disamina a ritroso nelle tradizioni e nei piccoli indizi lasciati dagli astrologi del tempo per capire fino a che punto veridicità e fantasia sono state mischiate nel corso dei secoli.

Sulla coda di una cometa verso la capanna di Betlemme

Stella Cometa Quartuccio Calabro Caridi Misiano 1

Nel pomeriggio di ieri, martedì 4 gennaio, si è tenuta presso la Biblioteca Comunale “Pietro De Nava” una conversazione su “Sulla coda di una cometa verso la capanna di Betlemme”. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività previste dal programma “Natale 2021” offerto dal Comune di Reggio Calabria in sinergia con la Città Metropolitana.

Alla conferenza hanno preso parte l’assessore Irene Calabrò, il consigliere metropolitano delegato alla cultura Filippo Quartuccio ed il direttore della Biblioteca Carmelo Caridi.

Quartuccio: “Arricchire la città di momenti culturali”

Filippo Quartuccio

“Il nostro obiettivo – ha spiegato il consigliere Filippo Quartuccio – era quello di arricchire la città di momenti culturali. Fine raggiunto nonostante la cancellazione di una parte degli eventi a causa della pandemia.

In particolar modo, come Città Metropolitana, siamo orgogliosi del lavoro portato avanti, con grande passione, dal Planetario Pythagoras che, senza dubbio, contribuisce ad infondere una buona dose di cultura scientifica nella nostra comunità.

Parliamo di una realtà formativa che non solo sopravvive e vive, ma crea classe la nuova classe dirigente attraverso un’opera giornaliera”.

È per questo che la Metro City ha investito davvero tanto nell’ente punta di diamante dell’offerta reggina. Tra le ultimissime novità, Quartuccio ha ricordato la realizzazione dell’osservatorio Pulsar:

“Servirà a potenziare l’offerta culturale e scientifica del Planetario. Un investimento che abbiamo fatto diversi anni fa ed ora mancano solo gli ultimi dettagli prima di poterlo, finalmente inaugurare”.

Calabrò: “Ecco come abbiamo preservato il Natale”

Irene Calabro

L’assessore Calabrò ha ricordato l’attenzione dell’amministrazione al particolare momento pandemico vissuto dalla città:

“Con il suo modo di fare, la prof. Misiano ha trasmesso il sapere scientifico in maniera semplice ed elementare ai partecipanti, raccontando loro le origine della famosa stella cometa. Alcuni eventi sono stati purtroppo annullati, in particolar modo quelli all’aperto. Ma abbiamo cercato di preservare quelli al chiuso procedendo con il distanziamento, controllo della temperatura, green pass ed ingressi contingentati e mascherina FFP2.

Ringrazio – ha concluso l’assessore Calabrò – tutto lo staff che supporta questa meravigliosa realtà della Città Metropolitana che ha condotto i nostri ragazzi ad ottenere grandi risultati a livello nazionale ed internazionale. Ci auguriamo che questo sia davvero un anno stellare sotto ogni punto di vista”.

Misiano e la visita dei Magi a Gesù

Angela Misiano Prof Planetario

A raccontare la visita dei Magi a Gesù è, soprattutto, il Vangelo secondo Matteo. Quello di seguito riportato è il passaggio che contiene più dettagli e che fornisce anche qualche traccia scientifica.

“Gesù nacque a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode. Alcuni Magi giunsero da oriente a Gerusalemme e domandavano: 2 «Dov’è il re dei Giudei che è nato? Abbiamo visto sorgere la sua stella, e siamo venuti per adorarlo». 3 All’udire queste parole, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. 4 Riuniti tutti i sommi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Messia. 5 Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta:

E tu, Betlemme, terra di Giuda,
non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:
da te uscirà infatti un capo
che pascerà il mio popolo, Israele”.

Le domande che ruotano attorno alla storia dei Magi sono davvero innumerevoli. Chi e quanti sono? Da dove vengono? La stelle di Betlemme è realmente esistita? A tutte queste domande ha provato a rispondere la responsabile scientifica del Planetario.

“Tante domande ed altrettante risposte al mito che ruota attorno alla figura dei Magi – ha spiegato la prof.ssa Misiano. Secondo alcuni si tratta di re persiani, secondo altri, invece, erano i rappresentanti dell’umanità intera che si inchina di fronte a Gesù, secondo altri ancora si tratta di “conoscitori del cielo”. Che è anche la tesi che mi sento di sostenere”.

“Nato il signore Gesù a Betlemme di Giuda, al tempo di re Erode, ecco che dei magi vennero a Gerusalemme, come aveva predetto Zaradusht, portando seco dei doni, oro, incenso e mirra; lo adorarono e gli offrirono i loro doni” (Vangelo Arabo-siriaco dell’infanzia del Salvatore 7, 1).

“L’astronomia, infatti, nasce in medio-oriente sulle rive del Tigri e dell’Eufrate. I babilonesi, così come i caldesi, erano dei grandi osservatori e quindi è probabile che qualche sacerdote avesse predetto, o meglio immaginato attraverso eventi astronomici, che si potesse verificare un evento importante”.

La professoressa, nella sua disamina, ha ricordato come, spesso, nel corso della storia, eventi di grande importanza siano stati legati a dei fenomeni astronomici. Basti pensare a Virgilio ed alla salita al potere di Augusto oppure ad Enea, guidato da Venere sotto forma di una stella nel percorso che lo condusse sulle rive del Lazio.

“I Magi erano di certo delle persone colte e sagge, noti anche come “Magoi“. Persone di un rango superiore che avevano una profonda conoscenza delle cose del cielo”.

Da dove venivano?

“Matteo ci dice dall’Oriente che potrebbe essere la Media, l’Arabia. La distanza percorsa è di circa 900 km, un cammello carico può percorrere circa 160km in 24 ore. Le fonti che si sono interessate alla vicenda dicono che il tempo di percorrenza va dai 13 giorni a 9 mesi, quelli che intercorrono dall’Annunciazione alla Natività”.

Una serie di coincidenze? O forse tanti piccoli indizi che inducono a credere che buona parte della storia arrivata fino ai giorni nostri sia in parte vera.