Reggina con gli occhi del Drago: Strambelli-Baclet, Siracusa al tappeto

Con un grande secondo tempo, la Reggina si impone per 2a0 sul campo del Siracusa. Amaranto soli al quinto posto

Ottima la prima. Reggina implacabile sul campo del Siracusa, subito archiviato il ko nel derby con il Catanzaro ed esordio perfetto in panchina per Drago. Amaranto che dopo un primo tempo in ombra sbucano con tutt’altro atteggiamento nella ripresa, decisivo l’uno-due ravvicinato firmato Strambelli e Baclet.

LA PRIMA DI DRAGO

Il nuovo tecnico amaranto, sin dal debutto, punta deciso sul 4-3-3. Esordio per Gasparetto in mezzo alla difesa, al suo fianco Conson con Kirwan e Procopio sulle corsie esterne. Prima del fischio d’inizio Confente alza bandiera bianca, debutto anche tra i pali con Farroni. Zibert davanti alla difesa, Bellomo e Franchini interni di metà campo. Tridente affidato a Strambelli, Baclet e Sandomenico. Siracusa di mister Raciti con il 4-2-3-1, Catania il riferimento offensivo con il trio Palermo-Tiscione-Souare sulla trequarti.

Gara vivace sin dall’avvio, ritmi alti e padroni di casa intenzionati a comandare la gara. Tiscione ci prova da calcio piazzato, poi è Souarè con un colpo di testa a impegnare il debuttante Farroni. Reggina con due esordienti…e mezzo nel reparto arretrato, l’intesa è evidentemente da affinare e il Siracusa prova ad approfittarne.

Al 19′ erroraccio di Procopio, che regala il pallone a Palermo, l’esterno classe ’95 spreca calciando a lato. La Reggina risponde costruendo la prima manovra pericolosa, che nasce da destra e per poco non si concretizza.

COLPI PROIBITI

Gara tesa e nervosa, diversi i colpi proibiti. Il Siracusa mostra i muscoli e se la gioca sul piano dell’intensità, Reggina che non mette sul piatto la stessa rabbia agonistica. Alto il destro di Tiscione al minuto 25: il rebus da risolvere per la Reggina si chiama Souarè, letteralmente imprendibile sulla fascia sinistra.

I ritmi scemano nella seconda metà di frazione, Reggina che fatica a innescare gli esterni offensivi, pochi (anche per questo motivo) i palloni toccati da Baclet. Insidioso il sinistro di Franchini prima dell’intervallo, primo tempo che si chiude con cambio forzato in casa amaranto: Zibert, infortunatosi, lascia il campo a Salandria.

UNO-DUE LETALE

Inizia la ripresa, scende in campo un’altra Reggina. Gli amaranto alzano il baricentro di almeno 20 metri, prova ne è la presenza costante di Conson e Gasparetto nel cerchio di centrocampo.

Sale la pressione degli uomini di Drago, il Siracusa dopo un buon primo tempo si scioglie. Reggina in vantaggio al 60′ con Strambelli: il cross dell’ex Matera grazie al vento assume una traiettoria velenosa, parabola mortifera che supera Crispino. Vibranti le proteste dei padroni di casa ma Baclet (in sospetto off-side) non tocca la palla sul tiro-cross di Strambelli.

Pochi minuti e la Reggina raddoppia. Fa tutto Franchini, strepitosa cavalcata del centrocampista amaranto, la fuga sulla destra si conclude con un assist per Baclet, l’attaccante francese deposita praticamente a porta vuota. La qualità paga, gli amaranto aumentando baricentro e intensità hanno messo clamorosamente alle corde il Siracusa.

Sandomenico e Baclet lasciano il campo a Tassi e Doumbia: Reggina che vince 2-0 ed entrano due attaccanti, la differenza rispetto alla gestione Cevoli è palese. Il Siracusa del secondo tempo è da encefalogramma piatto, Raciti prova a smuovere le acque inserendo tutti gli uomini offensivi a disposizione ma Farroni nel secondo tempo non si sporca i guanti.

Gli ingressi nel finale di Solini e Marino (per Strambelli e Bellomo) servono solo a riempire il tabellino. La Reggina si impone con personalità sul campo del Siracusa e sale a quota 36 in classifica, piazzandosi da sola al quinto posto. Giovedi sera, contro il Potenza, sarebbe bello rivedere così come con il Catanzaro un Granillo con 10 mila tifosi amaranto.