Rivoluzione doveva essere e rivoluzione è stata, per giunta ancora in atto. Elenco dei partenti lunghissima così come era stato lasciato intendere dalla società nel momento in cui si è avuto quel durissimo confronto con la squadra e nel quale sono stati individuati gli elementi che non avrebbero più fatto parte del futuro amaranto.
Parliamo di rivoluzione ancora in atto perché sia per quel che concerne le operazioni in uscita, come anche in entrata, il lavoro non è stato completato. Ci saranno ancora sei giorni per farlo, con l’intermezzo del match che la Reggina giocherà domenica sera sul campo del Matera.
Nel frattempo si attende che l’esterno Porcino trovi sistemazione, e questo per la società è davvero una problematica irrilevante, viste le numerose richieste che il reggino ha ricevuto fino a questo momento discorso diverso per Mezavilla. Questione spinosa, delicata, probabilmente anche difficile da risolvere. Il rendimento del calciatore, l’età, l’importanza e la durata del suo contratto, oggi creano perplessità in tutte quelle società che potevano mostrare interesse.
In questo momento il “rischio” che il calciatore rimanga alla Reggina è elevato.
Da completare anche i movimenti in entrata. Ufficializzati Giuffrida, Castiglia, Hadžiosmanovic, Armeno e Provenzano, in attesa di Condemi e Ferrani, il cerchio verrà chiuso con l’acquisizione di un altro centrale di difesa che andrà a sostituire Solerio, quindi mancino e di un attaccante.
Operazione, quest’ultima, che si sarebbe tranquillamente evitata, qualora fossero state certe le condizioni ed il recupero di Jacopo Sciamanna, giocatore assai stimato da Maurizi e ritenuto spalla ideale di Bianchimano.
Michele Favano
