Reggina in gondola: gli amaranto ribaltano il Venezia e volano

Dopo un brutto primo tempo, la riscossa amaranto nella ripresa ancora con Canotto ed Hernani come con il Genoa. Reggina da sola al secondo posto

Settimana d’oro per la Reggina. Dopo aver steso una big del calibro del Genoa, gli amaranto si ripetono sul campo del Venezia, con lo stesso risultato e gli stessi marcatori di cinque giorni fa, ancora Canotto ed Hernani. Il 2a1 finale matura dopo un brutto primo tempo della formazione di Inzaghi, che rischia più volte il doppio svantaggio ma che con la reazione veemente della ripresa mette gli artigli su una vittoria pesantissima.

Inzaghi con il ‘vero nueve’

Sul campo del Venezia, Inzaghi cambia il riferimento offensivo e decide di fare a meno di Menez. Gori veste i panni del vero centravanti, con Canotto e Rivas esterni offensivi. Nessun’altra novità rispetto alla formazione che ha battuto il Genoa, conferma quindi per Giraudo sull’out mancino difensivo con Di Chiara nuovamente in panchina. Vanoli all’esordio sulla panchina del Venezia, padroni di casa con il 3-5-2 e il tandemo offensivo Johnsen – Pohjanpalo.

Inizia la gara, le premesse sin dall’avvio fanno intuire che sarà un pomeriggio complicato per la Reggina. Al 6′ primo blitz veneto in area amaranto, chiude Ravaglia in uscita. Due minuti più tardi il Venezia spaventa il portiere amaranto, con la conclusione di Haps deviata pericolosamente sul fondo.

Reggina, primo tempo da dimenticare

Venezia che spinge, il gol sembra nell’aria e arriva puntuale. Il destro di Pohjanpalo è tutt’altro che irresistibile, la papera di Ravaglia trasforma la conclusione dell’attaccante finlandese nell’1a0. Il gol subito non sveglia la Reggina, al contrario incoraggia il Venezia a cercare il raddoppio. Al minuto 14 missione mancata per una questione di centimetri, la conclusione di Crnigoj infatti bacia la traversa.

Il primo timido tentativo della Reggina arriva al 15′ con Canotto, al 22′ Giraudo devia maldestramente alle spalle di Ravaglia ma il 2a0 dura pochi secondi, complice l’off-side di Andersen. Al 31′ padroni di casa ancora vicini al 2a0: Jonsen si infila tra i centrali amaranto sul lancio di Haps, il pallonetto scavalca Ravaglia in uscita ma non trova la porta.

Al 38′ il portiere amaranto si riscatta parzialmente dall’errore sull’1a0, respingendo la conclusione di Andersen, un minuto più tardi è decisivo il salvataggio sulla linea di Gagliolo, bravo a disinnescare il colpo di testa di Modolo ed evitare che Pohjanpalo appoggi in rete.

Il dinamismo del Venezia, in mezzo al campo così come sulle corsie esterne, mette in estrema difficoltà una Reggina molle e senza idee, che nei primi 45 minuti sulla laguna mette in scena una delle peggiori rappresentazioni di questa stagione.

Inevitabili all’intervallo le modifiche nell’undici iniziale, Inzaghi inserisce Di Chiara e Menez richiamando Giraudo e Fabbian, Reggina con un 4-4-2 a trazione anteriore. Al 50′ è debole il tocco di Gori, si intuisce però che è una versione amaranto decisamente più in palla rispetto al primo tempo e il punteggio si aggiorna di conseguenza. Al minuto 55 arriva il pareggio della Reggina con il facile tap in di Canotto, dopo che uno strepitoso Joronen aveva deviato sul palo il sinistro dalla distanza di Mayer.

Dopo un’ora giocata ad una buona intensità, le due squadre calano il giro dei motori e i due tecnici pescano dalla panchina. Inzaghi al 67′ inserisce Liotti per Gori, tre minuti più tardi Cicerelli prende il posto di Rivas, nell’ultimo periodo decisamente più appannato rispetto al brillante inizio di stagione.

La qualità paga

Al 76′ la Reggina mette la freccia con la firma di Hernani. Su azione da rimessa laterale, il centrocampista brasiliano approfitta dell’involontaria sponda di Ceccaroni e con un destro secco non lascia scampo a Joronen. Trovato il vantaggio, Inzaghi rafforza gli argini inserendo Cionek per Canotto.

Il Venezia tenta il forcing finale, Ravaglia però è impegnato in una sola circostanza, sulla conclusione di Crnigoj. Finisce 2a1 per la Reggina, un secondo tempo di qualità e sostanza basta agli amaranto per ribaltare il Venezia e salire a quota 25 in classifica, al secondo posto solitario in attesa di Genoa-Como che si giocherà domani.

 I cambi operati da Inzaghi spostano gli equilibri, una benedizione la panchina ricca di qualità a disposizione del tecnico amaranto. Reggina che accoglie con dispiacere la sosta, il doppio successo ravvicinato non potrà essere prolungato la prossima settimana. Menez  e compagni torneranno in campo domenica 27 novembre in una sfida tra campioni del mondo: al Granillo infatti arriverà il Benevento di Fabio Cannavaro.