Reggina, oggi l’assemblea dei soci, ma tutto sembra già molto chiaro… forse
12 Novembre 2018 - 10:38 | di Michele Favano

Si riuniranno questo pomeriggio i soci della Reggina 1914, di maggioranza e minoranza. Almeno questo nelle intenzioni della P&P attraverso il comunicato diramato qualche giorno addietro, che ha provocato reazioni e ovviamente forti discussioni. Andiamo per ordine inserendo di seguito alcuni passaggi di quel comunicato:
“Alla prossima assemblea convocata per il 12 novembre 2018, I soci saranno chiamati a deliberare in merito al ripianamento delle perdite emerse dal predetto bilancio ed a ricostituire, in osservanza a quanto previsto dalla legislazione vigente, il capitale sociale; operazione questa fondamentale per il futuro della società.
Il Presidente, pur prendendo favorevolmente atto della disponibilità manifestata pubblicamente da parte di alcuni rappresentanti dei soci di minoranza, i quali hanno dichiarato grande sensibilità nei confronti dei colori amaranto, ritiene tuttavia corretto e doveroso precisare che il proprio impegno a ripianare le perdite, divenuto ormai estremamente gravoso, non potrà essere rinnovato per gli esercizi successivi.
Al fine di garantire la continuità dell’attività sociale, il Presidente, si rende quindi disponibile a mettere gratuitamente a disposizione dei soci di minoranza, in occasione della ricostituzione del capitale sociale, le quote che la P&P Sport ha dovuto rilevare in occasione dell’ultima sottoscrizione del capitale sociale (Ottobre 2017), affinchè gli stessi soci possano contribuire fattivamente al sostegno della società.
Il Presidente, è naturalmente aperto a valutare, unitamente ai soci, ogni eventuale percorso alternativo nell’interesse della società ed al fine di garantire la prosecuzione del percorso di rinascita dei colori amaranto fermo restando che l’eventuale impegno da parte degli altri soci a coprire la propria parte di perdite con conseguente ricostituzione del capitale dovrà essere manifestato in occasione della stessa assemblea”.
Passaggi che, come detto, hanno provocato oltre che una serie di discussioni, insieme alla reazione di uno dei soci di minoranza che ha ritenuto di dover controbattere con una sorta di lettera aperta. Parliamo di Pietro Polimeno che, nel suo scrivere, sembra manifestare il pensiero anche degli altri componenti la minoranza. Anche in questo caso ecco alcuni passaggi:
“Chiedi di ripianare le perdite, scusa ma l’anno 2017/18 non avevi sbandierato ai quattro venti che doveva esserci la parità di bilancio? Inoltre non hai inviato il bilancio approvato (che ora è diventato segreto mentre all’inizio parlavi di bilancio sociale da consegnare alla città!) per sapere quanto stai chiedendo.
Dici che cedi gratis le quote che detenevamo prima dell’ultima ricostituzione del capitale sociale, ma non pensi che se si deve arrivare ad avere le stesse quote di prima, alla condizione di essere solo dei sostenitori finanziari, credo che tale proposta non interessa a me e credo a nessuno degli altri soci, considerato come è andata la gestione in questi tre anni.
Dici che sei disposto a valutare insieme eventuali altre soluzioni, io penso che prima devi coprire le perdite che hai creato tu che hai gestito autonomamente con il tuo 90% e dopo forse ci si può incontrare per discutere del futuro”.
Insomma, una situazione che lascia facilmente immaginare quello che potrà accadere nel pomeriggio di oggi, lasciando un grandissimo punto interrogativo sul futuro economico della società.
