Reggina: lavorare sugli errori del passato a partire dall’organico

Da capire cosa si vuole fare con Barranco e i due under Cham e Ndoye

reggina Cham

Con Trocini sicuro allenatore della Reggina anche per la prossima stagione, è arrivato il momento di pensare alla costruzione della nuova squadra. Gia detto dalla società a più riprese che lo zoccolo duro si intende mantenerlo come punto di partenza, Laaribi compreso e ritenuto inamovibile, c’è l’assoluta necessità di rinforzare un organico che lo scorso anno, seppur pletorico, contava almeno dieci giocatori praticamente inutilizzati soprattutto nella seconda parte.

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Pecca che la Reggina ha pagato a caro prezzo nella gara più importante dell’a stagione’anno e più precisamente nello scontro diretto al Granillo con il Siracusa, quando ha dovuto rinunciare a Barillà per squalifica e Grillo per infortunio e si è ritrovata con le alternative non all’altezza della situazione. Errore non più ripetibile, insieme alla necessità durante il campionato di fare propri gli scontri diretti, vero punto debole delle due stagioni tra i dilettanti. Si ragiona anche sul centravanti, con il dubbio se confermare o meno Barranco in scadenza. Non è certa la sua permanenza anche per il pensiero che oggi accompagna la società e il comparto tecnico che è quello di andare alla ricerca di un attaccante con determinate caratteristiche fisiche, quindi maggiori capacità di riempire l’area e soprattutto abituato a fare gol in queste categorie.

Nessuna novità sugli Under Cham e Ndoye, anch’essi in scadenza di contratto.